la sposasse egli stesso ; anzi condolendosi 1’ ambasciator veneto in Germania col re dei Romani, Ferdinando, della morte dell’infante di Spagna, quel principe così gli rispose : « Signor ambasciatore, a principio usque ad finem miM non placuit iste progressus (1). La regina da principio pronosticò questo fine e questi Tedeschi lo comparano (Filippo) con Sultan Solimano che anco lui fece amazzar li figliuoli ; dovevasi aver un poco più cura di lui (2) (di D. Carlos) o almen quelli che lo avevano in custodia dovevano esser più diligenti al suo governo e non lo lasciar far quei disordini, poiché avevan potuto conoscere qual fosse l’animo suo, avendo inghiottito un diamante e tenuto nel stomaco nove giorni continui. Disse l’ambasciatore che gli era parso inumanità troppo grande del padre di non lo aver voluto vedere in quell’ estremo. Rispose l’imperatore che voleva il re andarlo a vedere ma fu proibito da Ruy Gomez dicendo che non era bene che Sua Maestà vi andasse per contaminarsi e così era restato ». Ciò non ostante il Senato pei legami cbc allora il tenevano avvinto alla corona di Spagna scriveva a Filippo alla notizia deirimprigionamento del principe (B) : « Le con-siderationi per le quali Vostra Maestà si è mossa a far quello che ha fatto ha vendo ella in tutte le ationi et ope-rationi sue dimostrato sempre somma bontà et somma pru-dentia, non può cader in mente d’alcuno, che non siano, secondo che Ella ci ha scritto, et giuste et grandi et che questo effetto non sia stato fatto da Lei anco per beneficio particolare di S. A. et ancorché noi difficilmente ci avessimo mai potuto indur a credere altrimenti, ci è stato non di (1) Da principio a fine a me non piacele questo andamento. (2) Debole e malsano lo dice anche Michiel Soriano ne’ suoi dispacci da Germania 21 maggio 1563 per bocca stessa dell’Imperatore. (3) Secreta 6 marzo 1568 p. 65 t.°