427 Succedette al Bembo nel comando Nicolò Donato, che decise di stringere d’assedio oltre a Segna, loro principal sede, anche Trieste e in generale que’ luoghi ove trovavano riparo. Ne fece quindi lagnanze 1’ arciduca Ferdinando e il Senato rispondeva il 25 novembre 1600 al secretano austriaco, il quale si adoprava a purgare il suo padrone da qualunque taccia di favore e connivenza in quelle correrie dei pirati : « E sebene come si procura con parole di assicurare, vogliamo creder ciò seguire contro la volontà e con dispiacere di Sua Altezza, tuttavia sapendo noi esser nelle mani dei principi il contener quietamente in officio i sudditi facendo prestar da loro il debito rispetto ed ubbidienza ai comandamenti suoi et essa medesima l’ha saputo ottimamente fare quando ha voluto, non vediamo come si possa più lungamente difender questo tanto assenso di lei et come essendo noi obbligati alla manutenzione dei sudditi nostri, possiamo con patienza sopportare una tanta offesa et ingiuria inferitane da questa scellerata gente--Ma diremo solo che sta nelle mani di Sua Altezza il rimediarvi ed ordinare che questi non siano più per 1’ avvenire ricettati o favoriti in alcuno de’ luochi suoi, ma liberamente perseguitati, discacciati e castigati conforme al giusto et all’onesto, conforme alle tante promesse fatte et conforme ai dementi di questi ladri.... Se no, non potremo a meno di continuare nelle ordinarie provisioni nostre et altre ancora secondo che giudicheremo esser necessario » (1). E alle parole facendo seguir i fatti, Francesco Cornaro proveditore in Istria fece provare tanti danni ai terntorn e alle castella confinanti, che l’imperatore e 1’ arciduca cominciarono a pensare alfine daddovero a impoi tei mine a quello scandalo degli Uscocchi e incaricarono il Rabatta (1) Secreta.