5i8 i/ADRIATICO ch’oggi risorga l’iniquo flagello d’altri tempi. Ma con ciò la superiorità strategica della riva orientale sull’occidentale non è eliminata; anzi per quest’ultima il pericolo non è minore, come valenti critici militari hanno sostenuto e dimostrato e come del resto non isfugge ad alcuno. Spiccata è poi la differenza tra i mari Adriatico e Tirreno, perchè questo, oltre a non avere quella conformazione di golfo che è propria dell’altro è, nonostante il possesso francese della Corsica, un mare italiano, limitato ad ovest e a sud da una naturale difesa, costituita dalle nostre due grandi isole, la Sardegna e la Sicilia. La storia passata ci obbliga dunque a considerare le due sponde dell’Adriatico collegate alle vicende della nostra patria. Tale indissolubilità apparisce più evidente, quando ai ricavati storici si aggiunga il contributo di osservazioni tratte dal fattore geografico. La storia è strettamente collegata alla geografia ; ma qualche volta la prima, o meglio lo svolgimento politico d’uno stato, può trovarsi in antitesi con la conformazione del suolo. Si osservi l’Austria-Ungheria. Essa, come apparisce oggi (intendo al principio dell’attuale guerra) è, con l’aggiunta della Bosnia-Erzegovina, tal quale uscì dagli avvenimenti del ’59 e del ’66, da cui scaturirono le due unità nazionali, l’italica e la tedesca, onde gli Asburgo dovettero necessariamente ritrarsi quasi ad un tempo dalla nostra