GRECI E ROMANI 65 posto avanzato della Dominante in quel bacino, dov’essa avea stretto relazioni con l'illirico, con l’Istria, con la regione padana e particolarmente con Adria. Mentre ad oriente della Penisola gli Italioti di Taranto e di Otranto subentravano alla dominazione etnisca, questa cedeva ad occidente in parte all’espansione cartaginese, in parte alla meravigliosa attività dei Sicelioti. In breve tempo la terra al di là del Faro, specialmente la zona orientale, si mutò in una delle più splendide contrade d’Italia e Siracusa, figlia dei Corinzi, divenne il più grande emporio dell’ionio, uno dei più cospicui del Mediterraneo. Essa si atteggiò naturalmente a rivale d’Atene e parve anzi destinata dalla sorte a vendicare nell’Adriatico la madre patria, il cui prestigio era stato abbassato dai Corciresi. Fa grandezza di Siracusa, fondata, pare, nel 735 o, secondo altri, nel 664 a. C., si manifesta non soltanto nel rigoglio dei traffici ma eziandio in quell’imperialismo politico-commerciale, ch’essa tenne nel iv e in secolo e di cui si fece iniziatore Dionigi il Vecchio (399-367). Fa fondazione d’Ancona (394 circa a. C.) e di altre località poste suH’Adria-tico, fra le quali Numana (I), è attribuita ai Siracusani, i quali, per concorde affermazione degli (*) Numana a Siculis condita, ab ìisdem colonia Ancona (PUNio, N. H., I). 5. — G. Cassi.