«'6. DISCORSO PRELIMINARE Del resto un tale tributo ch’era una prova di dipendenza non avea alcun carattere di umiliazione personale. I bretoni coll obbligarsi di pagarlo a’Franchi c servirli nelle lor guerre s erano mantenuti nella lor libertà, nei loro co-stumi ed usanze e nel diritto di eleggersi i capi della na-zione. lai fu all incirca la condizione dei Bavari, degli A-ternani" e dei Sassoni (Hist. crii, de V etablis. des Bretons dans Ics Gaules par M. V ab. de Vertot tom. I p. 200). Questo stato dei Bretoni non avea subito veruna variazione dallo stabilimento della monarchia, quando sotto ®.uono uno„de‘ loro caP' di nome Morvan prese il titolo di re e volle farsi indipendente. Egli senza dubbio si credeva autorizzato dall’esempio di Judicaeh ma crue-sto principe bretone riconosceva la sovranità di Dagoberto ( Fredcg. Chron. cap. 77 ). D’ altronde è per errore che ne. monumenti d’allora si ritrovi Judicael qualificato per re. Gregorio d. Tours avea detto che dopo la morte di Clo-doveo 1 capi dei Bretoni si chiamarono conti e non re (Gre«-. ur. lib. 4 cap. 4)- La stessa tradizione riscontrasi negl.annali d. Fginardo sotto l’anno 818, il quale osserva clic Morvan usurpo la. potenza regia contro l’uso di quella nazione (Doni. Bouci. tom. VI p^g. 1^8 )v 1 La morte di questo ribelle avendo fatti rientrare i Bretoni sotto 1 obbedienza dei Franchi, fu da Luigi il Buono tata Ja legazione della contea di Vannes e poscia di tutto il paese a Nomenoe che si ribellò anch’egli dopo alcuni anni del regno di Carlo il Calvo e si fece consacrar re nel monastero di Dol (Doni. Bouq. tom. VII pag. 220). 8uo figlio IJerispoe sostenne le pretensioni paterne, e Carlo il Calvo costretto di cedere alle circostanze gli diede gli arnesi reali ed aggiunse ai possessi di Nomenoe le contee di Kermes di Nantes e il paese di Iletz col carico dell’o-maggio (Dom. Bouq. tom. VII pag. 68). Ilerispoe fu ucciso nell’857 da Salomone suo rivale che prendendo pure il titolo di re (Dom. Bouq. tom. VII pag 220) rese nell’863 lo stesso omaggio a Carlo il Calvo ( ibid. pag. 80). In tal guisa l’epoca più gloriosa pei principi bretoni tu pur quella in cui divennero feudatarii della corona: ciò per altro dovette essere con differenti titoli, nè il paese di