DEI DUCHI DI FRANCIA «49 UGO ¡1 GRANDE. L’anno 923 UGO le cui gesta 0 piuttosto la statura gli aveano meritato il soprannome di Grande, detto anche qualche volta da’suoi cronisti il Bianco a motivo del suo colorito ed anche l’Abbate perché teneva in commenda le abbazie di San Germano dei Prati, di San Dionigi, di San Martino di Tours e di San Riquicr, trovavasi alla battaglia in cui peri il re Roberto suo padre. Senza scorarsi per questo colpo egli si pose alla testa dell’armata e strappò di mano la vittoria a Carlo il quale si volse in fuga (/'Vo-doard). Non dipendeva allora che da lui solo il farsi re di Francia c ne consultò Emma sua sorella moglie di Raule duca di Borgogna domandandola quale tra suo marito c lui amerebbe meglio di avere per re. Preferirci piuttosto, rispose ella, baciare le ginocchia di mio marito che non (jucllc di mio fratello. Questa risposta, al dire di Glabcr, lo determinò a far acclamar re il duca suo cognato il quale secondo Frodoard, per rimunerarlo di questo pegno d’amicizia gli diede il Mans. I Normanni dell’ isola della Loira continuavano maisempre nelle lor ruberie. Marciarono con-tr’cssi nel 927 Ugo ed Erberto conte di Vcrmandois tenendoli assediati pel tratto di cinque settimane; ma non vedendo probabilità di poterli espugnare insieme convennero e ad essi lasciarono il paese di Nantes richiedendo ostaggi a garanzia della pace. Erberto non era di carattere da poter conservar lungo tempo i suoi amici. Furbo, inquieto e sacrificante ai propri interessi i più sacri diritti, comincio nel 929 ad impigliarsi con Ugo come avea fatto prima con Raule; ed il monarca nonché il duca non cessarono quasi mai da quell’epoca di essere con lui in guerra sino alla morte del primo accaduta il i5 gennaio gdfi. Ugo allora essendosi concertato coi signori i meglio intenzionati deputò in Inghilterra Guglielmo arcivescovo di Scns perchè ritornasse Luigi figlio di Carlo colà condotto da sua madre Ogive dopo la prigionia del suo sposo, ed ottenutolo si recò ad incontrarlo a Boulogne accompagnato da altri principi, lo pose sul trono paterno e lo fece consacrare il