i2o DISCORSO PRELIMINARE Pi iR3 e Filippo Augusto suo più prossimo erede fu obbligato di sostenere colle armi i suoi diritti contea le pretensioni di Filippo d’Alsazia conte di Fiandra, marito e donatario di Isabella. Questa guerra si terminò con un trattato nel n85. Il Vcrmandese e l’Amiencse rimasero a Filippo Augusto che nel ivìi5 li riunì alla corona. Questo feudo amministrato dal conte di Fiandra divenuto contenzioso sin dal 1168 non più dovette esser posto nel numero dei panati. Il ducato di Guascogna fu riunito nel 1070 a quello d’Aquitania pel conquisto di Guglielmo Vili fatto sovra Bernardo II conte d’Arinagnac. A malgrado che le contee di Fczenzac e di Armagnac si possedessero in fratellanza, esse perdettero a quest’epoca la loro dignità (Anc. lois des Fr. tom. I p. 212). Gerardo IV le ripigliò in fyde ed omaggio da Simone di Mónt-fort nel i2o5; ma quando nel io3g il conte d’Armagnac s’impadronì del ducato di Guascogna, anche i gran feudatarii di quella legazione dovettero partecipare alla prerogativa del loro pari. Questa probabilmente è la vera origine della indipendenza che si arrogavano a quell’epoca i visconti di Bearn (Marca, Hist. de Bearn). E deve pur essa essere stato il fondamento delle pretensioni dei conti di Comingio attestate dalle proteste del conte Raimondo VII nel 1249 (V. conti di Comingio) e dei rifiuti fatti dai visconti di Lomagne di rendere omaggio ai duchi di Guascogna. Se non clic il visconte Vezian II assediato nella sua città di Lectoure dal famoso Riccardo duca di Guienna, si vide costretto a dichiararsi suo vassallo l’anno 1181 (Oi/i. p. 480) Maria erede di Gastone V visconte di Bearn di lei fratello fece omaggio nidi’ 1170 ad Alfonso re d’Aragona. Gli stati di Bearn sdegnati per questa' sommissione elessero un altro signore. Tanto questi che quello che lo sostituì furono trucidati, e Gastone VI figlio di Maria e di Guglielmo di Moncadde ricuperò il suo patrimonio ma come vassallo del re Alfonso^ al qual principe rinnovò 1’0-maggio della contea di Bigorre fatto dai suoi padri alla corona di Aragona. La contea di Barcellona la cui metà era stata soggetta alla santa sede sin dal rogo, divenne nel 1162 una pro-'incia del regno d’Aragona allorché pervenne in Alfonso figlio di Berengario IV.