122 DISCORSO PRELIMINARE Quest, vassalli che aveano in sè riunito il potere de-I.hera ivo degl, antichi allodi! coll’autorità affidata ai governatori delle province prima dell’infeudatone, erano 1-•¡uti a servire ,1 re nella sua corte c alla guerrà. Il primo di quest, dover, li rendeva membri necessari! del consiglio supremo dell’amm,nitrazione.; il secondo li obbligava a riu- '".e le ,oro f9rze centra il comune nemico e dividere i peri-oli c le spese di tutte le spedizioni utili al bene del regno lei / s,o,lor(' feudale dal canto suo che non disponeva nè 1 1010 :asfU "¿ dei loro tesori, non poteva imprender fe 7 nè ultlmarle se non coll’assenso della dieta Sesti feudatari, possenti presieduti da un capo che doveva ad essi la sua corona {Aderti. Caban. apucl. Philip. Lab Bi-bhot. „mauser, toni. Il pag. ,66) avevano diriuo di 'suc-tederg i in caso di estinzione della sua stirpe; essi aveano dopo di lui il primo grado nello stato come io hanno ancora in Allemagna gli elettori dell’impero. Poli ,|mjnistri dl sUto formavano una eccezione alla re-f.f/l lo.r.° tlt0° S1' »inalzava per personale privilegio maggiori ( Cartai, dì Filip. J„g. pfg dignìiàÌeale! P'em,nelUa era una Siusta attribuzione della Benché nel capitolare dell’8,3 non sia fatta veruna menzione del clero è però certo da una infinità di documenti che i capi di quel corpo sin dall’origine della mo-larclna godettero gli stessi onori del primo ordine dello stato nero tuttoT, Ìt T 'a C°n.VerSÌone (li Costantino-Qtten-^ret lt0 CUI Pr)ma godevano i sacerdoti del paganesimo col vantaggio che la verità deve ottenere sull’or ore, pervennero su, d’allora all’alta considerazione covaltaàl sacro loro carattere. Eletti da tutti i cittadini credeva eÌual a 1pì;"° c,i 11 <> ™