a56 CRONOLOGIA STORICA lium. Questi al suo ritorno mise inutilmente in opera le preghiere de1 suoi amici e le proprie per indurre il conte a restituirgli la sua chiesa-, chè Bernardo ben lungi di spogliarsene fece demolire le torri che servivano di fortificazione al chiostro dei canonici, depredò i loro arredi unitamente a quelli dell’arcivescovo, impossibilitò questo prelato a celebrare nella sua chiesa e l’obbligò pure a fuggire con tutto il suo capitolo e di condur vita errante per oltre due anni. I suoi spogliamenti si estesero su tutti i possessi della chiesa d’Auch che sin d’ allora erano ragguardevoli, come risulta dal documento che ci serve di guida. Finalmente riuscì ad alcuni amici comuni di fare una specie di accomodamento tra il conte e il prelato mercè il quale Gerardo fu repristinato nella sua chiesa. Ma bentosto in onta agli articoli convenuti il conte rinnovò le sue usurpazioni sui diritti e le terre dell’arcivescovo e suo capitolo. Cominciò dal far imprigionare il secretano del prelato e poscia unitamente al suo figlio 'Gerardo si pose a .saccheggiare i possedimenti della chiesa d’Auch. Avendo l’arcivescovo voluto opporre forza a forza, fu da Bernardo indotto a recarsi in suo soccorso Raimondo V conte di Tolosa, e questi due principi, unite insieme le loro milizie, si portarono ad assediare il chiostro della chiesa cattedrale ed impadronitisi senza gravi difficoltà appiccarono il fuoco alle abitazioni dei canonici senza risparmiare il palazzo arcivescovile, e demolirono una parte della chiesa appropriandosene i più preziosi arredi. Di là passati nelle dipendenze dell’ arcivescovato vi commisero le stesse devastazioni. Queste nuove vessazioni durarono per altri due anni (Gali. Chr. tiov. tom. I col. idi e 164). Sembra probabile che sia poi seguito un nuovo accordo, non risultando che Bernardo abbia continuato nelle sue violenze almeno che sia collo stesso ardore durante il resto del governo dell’ arcivescovo Gerardo. E verosimile per altro eh’essi non sieno vissuti mai di buona intelligenza e che questo sia stato per quanto pretendesi il pretesto che indusse il prelato a partire nel 1 igo col re d’Inghilterra per Palestina ove finì i suoi giorni. 11 conte Bernardo vivea ancora allorché Gerardo si pose in viaggio come si vede da un atto ch’egli sottoscrisse con lui in quest’anno stesso 1190 (Gali. Christ. ibid. col. 988). È questa l’ultima epoca