9» CRONOLOGIA STORICA « gli oltònas (ufficiali di cit-» tà ) accompagnati dai loro « luogotenenti, dal cancelliere ” e dai tesorieri di ciascuna » strada, si portano di famiglia ” in famiglia, facendo da due « uomini di scolta portare due ” immagini, 1’una di nostro ” Signore affisso in croce, Calsi tra della santa Vergine o di ” qualche altro santo. Vengo-” n° accolti in una sala c tosi sto che ognuno prende il suo ’> posto, si chiama l’uno dopo ” l’altro dal cancelliere al quasi le si son dati tutti i nomi, il » capo della famiglia, la mo-” ghe, i figli, i domestici di ” ambi i sessi, gli affinuali e ” quei vicini le cui case son s> troppo anguste per capir tallii ta gente, e a misura che so-s> no chiamati si fa loro porre s’ il piede sulle immagini che i> vengono collocate sul suo-’’ lo. Nè sono eccettuati i più ” piccoli bambini che le loro ss madri e nutrici devono presi seutare tenendoli per le brac-s> eia. Indi il capo della fami-” glia poneilsuosuggellonel-” la lista che viene portata al sì governatore. Quando in tal ” guisa percorsero tuttii quartieri, gli uffiziàli fanno essi » stessi il Jesumi, si servono ” vicendevolmente ditestimo-» nii, poi appongono al prosi cesso verbale i loro suggel-” li »(Charlevoix Hist. du Jap. missionari! però contavano nel-1’ anno i5ga meglio di dodicimila nuovi proseliti da essi fatti. E ciò eh è più sorprendente si è che la fede di quei neofiti privati delle loro principali guide che furono costrette a fuggire o punite coi più barbari supplizii, non si mostrò vacillante nè per fe spade nè per le forche nè per le croci nè pei roghi od altri inauditi tormenti inventati dalla rabbia dei loro nemici. Sorpresi dalla costanza colla quale que’cristiani incontravano Ja morte più crudele piutto-stochè abiurar la religione del Salvatore, parecchi si mostrarono curiosi di sapere qual fosse quella dottrina che produceva effetti tanto maravi-gliosi ^ e non si tosto ne furono istruiti la trovarono si consolante e verace che 1’ abbracciarono perigliando quanto a-veano di più caro al mondo. Ala questa moltiplicazione non rallento per nulla la persecuzione che durò per lo spazio di quarantanni con eguale violenza, e non fini che colla intera estinzione nel Giappone del cristianesimo. Il regno di Ijesaz-sama fu di diciotto anni compresi quelli della sua reggenza. L’anno i63o circa (di G. C. ). FIDE-TADA o TAITO-KONNI, figlio o nipote di Ije-