DEI VISCONTI DI NARBONM 435 non la godettero che soli quarantanni', avendola Pipino il Breve re di Francia dopo sett'anni di blocco o assedio liberata finalmente dalle inani degl’infedeli nel 759 mercè intelligenze eli’egli teneva coi Goti cd unitala ai propri stati. I suoi primi conti sotto la dominazione francese furono gli stessi marchesi di Settimania di cui essa era la metropoli dopo la divisione seguita nell’864 di quel marchesato e la Marca di Spagna. I luogotenenti posti a Narbonna dai marchesi di Settimania, chiamati dapprima vidami o vicarii, e poscia visconti, furono da principio amovibili ma divennero poscia ereditarii. VIDAMI O VISCONTI DI NARBONNA AMOVIBILI • • • • C I X I L A N E. L’anno 802 CIXILANE presiedette ad un’assemblea tenutasi in Narbonna. Nulla di più sappiamo intorno la persona di cotesto vidame. Il presidente Ilenaut pretende centra il parere di Vaissete che nella, sua persona si cominciasse a conoscere il titolo di visconte. Sotto il governo di Cixilane il re Carlo il Calvo dopo essersi impadronito nel-l’849 di quasi tutta l’Aquitania, si avanzò sino a Narbonna. Ivi confermò il 7 ottobre Teofreddo suo vassallo n«l possedimento di parecchie terre poste nella diocesi di quella città e nel resto della Settimania. ALARICO e FRANCONE I. L’anno- 851 ALARICO e FRANCONE vidami di Narbonna, in comune a quanto sembra, intervennero in qualità di assessori ad una assemblea che Aledrano marchese di Settimania tenne l’anno stesso a Narbonna. Francone credesi il ceppo dei visconti successivi. Nell’859 ' Normanni profit-