8 I, ADRIATICO adriatica del Mezzodì. E infatti intorno al Gargano si elevò il culto a Podalirio, figlio d’Esculapio, e all’indovino Calcante, reduci da Troia. Quest’ultimo avea nella Daunia un oracolo, da cui si otteneva il responso, giacendo sulla pelle d’un montone nero ; ed anzi gli indigeni di quella provincia presso le tombe di quegli eroi « dormivano in attesa di sogni salutari, bagnandosi con Tacque dell’Alteno, e invocavano la protezione del figlio d’Esculapio » (f). Ed Enotro, che alla patria nostra donò uno degli appellativi più belli, non giunse in Italia, secondo Eerecide e Dionigi d’Alicarnasso, diciassette generazioni innanzi alla guerra troiana? Fu lui il fondatore dell’Enotria e lo seguivano, stando a Dionigi, il fratello Peucezio e parecchi compagni; e mentre il primo corse ad approdare sul Tirreno, il secondo scese al promontorio Iapigio, oggi Santa Maria di Deuca. E gli Iapigi stessi non erano forse, secondo Antioco di Siracusa, nati da Iapige, figlio di Dedalo e d’una cretese? Anche gli antichi storici della Sicilia ci tramandarono quanto ivi si narrava, che cioè ' Galla, Celta ed Illirico, figli di Polifemo e di Galatea, partissero dall’isola e raggiungessero quelle terre che vennero poscia popolate dalle loro generazioni, ossia dai Galli, dai Celti e dagli Illiri. f1) Pais, La colonizzazione greca sulle coste dell’Adriatico, particolarmente dell'Apulia e delia Sallentina (Stor. Sic. e M. Grecia). Torino, 1894.