K,S             DISCORSO PRELIMINARE
  giustizia, emanava necessariamente da! re, e gli uomini li-
  Len che ne godevano, l’aveano per conseguenza ricevuto in
  beneficio o in feudo dal re stesso, dai legati o dai conti
  rVr8,T C 1C ProPnetarii isolati cessero conser-vatoil potere d. rimanersi neutri nelle guerre dei Jor vicini . Quale potenza non sarebbe stata necessaria per man-tenere questa pacifica neutralità in mezzo al generai mo-
  parde.%PaLra.l"gg;:n?CrSÌ                               *
  degli u’ominfl'Ì P'T de“’ 8Ò’4 ,10n fa veruna menzione
  t f i m ’ kri ChC "0n aVea"° SÌSll0rC: erano quindi tenuti sin d allora come poco considerabili per la guerra
  Il loio sfavore andò sempre crescendo come può giudicarsi dall assemblea di Quiersi dell’ 873.         1 h
  rarfpLf           ,ndipendenza che si soontrano in alcune
  arte dei secoli XI e XII si devono dunque riferire alle pretensioni formate dai baroni o dai castellani dopo clic I assemblea di Poitou nell’876 e l’editto di Verno dell’883 attribuirono ai vescovi la gran legazione nelle lor diocesi e subordinatamente il governo ai curati. Questa strana legislazione che degradò la dignità dei conti, e l’anarchia in
  rmcl à°TSST ' rvg"° Cl°p0,-Ia morte di Carlomano sino a ■*“ ' ; ' LU'S' »“Ofgoglirono alcuni vassalli a disconoscere 1 pioprn doveri ed anche a credersi sovrani; ma queste chimere dell orgoglio disparvero in faccia all’ordine pubblico, come attestano i documenti.
      Invano il signor Daurillac ricusò di render omaggio a Guglielmo duca dAquitama: questa terra posta nella contea d Auvergne n’era certamente dipendente; quindi Girardo che la possedeva fece valere 1 servigi venduti da suo padre al duca per eludere la sua domanda. Ottenne anche un brevetto d, conte, ma acconsenti che i suoi successori fos
  trono'dfu“' ValCr            In ‘3! guisa P «lamento al
                                            léggi féuelafi0 CaP ° eP°Ca de“a SanZÌOne data alle Dice l’autore dello Spirito delle leggi (Iib. 3o cap 1) eh esse comparvero in un istante senza che partecipassero
coinè"'™ f1U° 3 °r C°n0SCÌUte- Ma S' può mai '’¡guardare 11 fen°meno questo avvenimento apparecchiato dai costumi ed autorizzato dalla legislazione, che dopo Carlo-