DEI DUCHI DI FRANCIA              «53
morì il a3 agosto 996. (Gali. Christ. No. tom. XII). (Vali il re Luigi cT Oltremare ).
                                   UGO CAPETO.
     L’anno g56 UGO cognominato CAPETO, Capetus o Capito, probàbilmente dalla voluminosa sua testa, primogenito di Ugo il Grande, era assai giovine quando morì suo padre e trovò un protettore in Riccardo I duca di Normandia a cui quel principe l’avea raccomandato; ma egli ebbe un sostegno più possente ancora e più operoso nella persona di Brunone, di lui zio materno, arcivescovo di Colonia. Venuto questo prelato in Francia l’anno 960 determinò il re Lotario a conferire a suo nipote il ducato di Francia, le contee di Parigi e di Orleans, non che le badie possedute da’ suoi maggiori. (Frodoard). Ugo Capeto ereditato avea dal padre grandi prerogative a cui altre uc aggiunse che lo resero così amato dalla nazione quanto n’era stato temuto Ugo il Grande. Prudente e circospetto in tutti i suoi passi, con tutti affabile, non parve d’altro occupato che del pubblico bene c del desiderio di meritarsi non per adulazione ma per servigi di fatto la confidenza del monarca; nò andò guari che intera se l’ebbe con somma compiacenza di tutti gli ordini dello stato. Il popolo trovò in questo ministro equo e vigilante un protettore; le chiese un difensore benefico, e i grandi un conciliatore delle lor controversie. Diè prova del suo valore in tutte le occasioni nelle quali il richiedeva l’interesse della patria; sostenne c ristabilì colle armi in mano i conti di Hainaut, Rainicr, e Lambert stati destituiti dall’imperatore Ottone li per porre in lor vece Arnoldo e Goffreddo, sperando col mezzo di questi suoi due favoriti d’ impadronirsi della Lorena.
     Carlo fratello del re Lotario avea accettato nel 977 dalle mani di Ottone il ducato della bassa Lorena sotto la condizione di omaggio; il qual procedere indegno di un francese venne disapprovato da Ugo, non che dal monarca e da tutti i buoni. Si è detto altrove che Lotario ne rimase cosi sdegnato che assoldate in fretta truppe si recò l’anno stesso a sorprendere Ottone ad Aix-la-Chapelle mentre stava