DEI CONTI DI F01X 4a3 dre, rimase sotto la tutela di Giovanna d’Artois di lui madre. L’avola Margherita tentò invano di esserne essa tutrice allegando il poco buon senno e la cattiva condotta di sua nuora. Nel 1829 Filippo di Navarra conte d’Evrcux pronunciò sentenza arbitramentale in data di Tarbcs il di 19 ottobre per terminar le differenze tra la casa di Foix e ciucila di Armagnac. Gastone sdegnato della vita licenziosa di sua madre ottenne l’anno iddi dal re Filippo di Valois un ordine di faila rinchiudere. Mentre i Casigliani guerreggiavano contra i Navarresi, il conte di Foix marciò nel 1335 in aiuto dei secondi e giunse nel momento in cui le due armate eransi azzuffate davanti Tudele. Di già i Navarresi comandati da Enrico de Solis lor viceré cominciavano a piegare, ma Gastone li ricondusse al combattimento e ne li fece uscir vittoriosi. Ed avrebbe anche preso Logrogno se non era un valoroso spaglinolo di nome Ruy Dias di Gaona, che quasi solo alla testa del ponte sostenne tutto lo sforzo dell’armata nemica e peri coperto di feritg e di gloria. L’anno 1337 Gastone servi utilmente alla patria nella guerra di Guienna. L’anno dopo passò in Picardia ove fu latto generale dell’ esercito col duca di Normandia. I suoi servìgii non- rimasero senza premio essendogli stata dal re conferita la metà della viscontea di Lautrec a lui ceduta con lettere 27 ottobre di quell’anno, e nominato inoltre nel di 4 novembre successivo a capitano e suo luogotenente senza mezzo nel paese di Guascogna e d’Agenois pel corso di quindici giorni prima del Natale prossimo, e di quindici giorni dopo (Faiss. Ilist. de Lang. tom. IV pag. 228). L’anno i343 Gastone lasciò la Francia per recarsi in aiuto d’ Alfonso XI re di Castiglia che assediava la città di Algezirc contra i Mori; spedizione che gli divenne fatale, essendo morto a Siviglia nel settembre di quell’anno dalle fatiche indurate in quell’assedio, di cui non. vide la fine. Il suo corpo fu trasferito a Bolbone. Non lasciò da Eleonora figlia di Bernardo. V conte di Commingio sua seconda moglie che un figlio in tenera età dello stesso suo nome. Ebbe anche due figli naturali (Faissete tom. IV pag. 235 e 240).