DEI CONTI D’ASTARAC 299 monastero (Cartul. Berdon fol. a3i v.°). Nel 1229 vedendo disposto il conte di Tolosa a pacificarsi col re san Luigi, 10 prevenne e fece il suo privato accordo col monarca. La. quale condotta precipitata spiacque a Raimondo Mi e produsse tra i due conti qualche raffreddamento; ma 1 anno dopo si riconciliarono si veracemente che Raimondo diede 11 3 settembre di esso anno a Centulo in feudo il castello di Saint-Orens con tutta la terra di Fimarcon nell Agenese oltre il castello di Sompui nella diocesi d’Auch che gli avea dato per l’innanzi ( Hist. de ■Lang. tom. HI pag. 389). Visse Centulo giusta Oihenhart e il p. Anseimo sino al 12.«; de Brugeltes però pone la -sua morte nel i23o e la dice avvenuta a Manced nell’Armagnac dopo che ebbe dettato il suo testamento con cui fece molti legati a diverse chiese. Berdoues fu una di quelle eli’ ebbe maggior parte alle sue largizioni. Egli riedificar fece la chiesa di san Vincenzo presso Castillon, ove secondo lo stesso autore si vedono i suoi stemmi appesi alla volta del santuario. Essi sono inquartati in rosso ed azzurro colla croce della guerra santa. Sbaglia Brugelles nel dare a Centulo per prima moglie Petronilla figlia di Bernardo V conte di Commingio. Ella aveva sposato Gastone VI visconte di Bearli. Da Seguine 0 Sygnis la sola moglie che si conosca di Centulo 1 figlia di Gerardo IV conte d’Armagnac, e che vivea ancora nel 1246 {Hist. de Lang. tom. Ili pr. pag. 455) ebbe Bernardo a lui premorto, Centulo che segue, Bernardo e bianca montata con Sanzio Garcia signore d’Aure. CENTULO IL L’anno i23o o ia33 Centulo figlio di Centulo I gli succedette in tenera età sotto la tutela materna. L’anno nel giorno 3 novembre recatasi questa contessa a Tolosa pose la propria persona, quella di suo figlio Centulo e tutti i possedimenti eh’erano appartenuti al suo sposo, sotto la protezione e il vassallaggio di Raimondo MI conte di foiosa il quale nel tempo stesso ricevette 1 omaggio del giovine Centulo {Hist. de Lang. tom. Ili pag. fi4&)- Nel 1248 la madre ed il figlio rinnovarono gli statuti, le leggi ed