DEI RE FRANCESI DI TOLOSA E D’AQUIT. i63 la sua famiglia nel principato di Aquitania. Allora regnavano in Francia Carlomagno e Carlomano suo fratello. Questi ftostisi l’anno dopo in campagna per inseguir quel ribel-e, si disgustarono per via e separaronsi. Carlomano ritornò indietro colle sue milizie, e Carlomagno continuando il suo cammino giunse alle sponde della Dordogna laddove entra nella Garonna c di là spedì ambasciatori a Lupo duca di Guascogna figlio di Ilatton e nipote d’Unaldo intimandogli di consegnargli il zio eh’crasi presso lui riparato. Ubbidì Lupo e consegnò Unaldo in un a sua moglie che lo aveva raggiunto a Carlomagno che li tenne entrambi prigioni. In capo ad alcuni anni Unaldo ottenne il permesso di passare in Italia col pretesto di voler finire i suoi giorni in Roma nella vita monastica:, ma non vi rimase guari, e ritiratosi presso Desiderio re di Lombardia sostenne con lui l’assedio posto da Carlomagno nell’anno 774 davanti Pavia. Prima però clic la piazza fosse presa morì Unaldo sotto una grandine di pietre di cui l’oppresse il popolo eli’egli tentava distogliere dall’assoggettarsi al monarca francese. WAFRIO duca ereditario. L’anno 745 WAFRIO figlio d’Unaldo regnò su tutta FAquitania e la Guascogna dopo il ritiro di suo padre. L’anno n5o egli die’asilo ne’propri stati a Grippone fratello di Pipino duca dei Francesi. L’anno dopo Pipino inviò ambasciatori a Wafrio per esortarlo a consegnargli il fratello che Wafrio ricusò alteramente Pipino divenuto re di Francia nel 752 ricevette da Wafrio un nuovo oltraggio nell'ostinato rifiuto da lui fatto di riconoscere la sua sovranità: egli dissimulo questa duplice ingiuria ed aspettò di trarne vendetta dopo eseguito il conquisto che meditava di fare della Settimania contra i Saraceni. Essendo riuscito nell’anno 760 di astringere quegli infedeli a ripassare i Pirenei, dichiarò guerra al duca d’Aquitania, penetrò nella Turenna meridionale dipendente da quel ducato e vi sparse la desolazione. Wafrio non osando tener la campagna chiese pace c la ottenne promettendo giuratamentc di dar soddisfazione nell’assemblea generale degli stati di tutte le lagnati-