168 CRONOLOGIA STORICA manclandovi i signori d’Aquitania. Vi si recò egli stesso coll’imperatrice Giuditta e suo figlio Carlo e dopo aver regolato a vantaggio di quest’ultimo quanto riguardava l’A-quitania, passò a Clcrmont nell’Auvergne. Tutti i signori che vennero a prestargli i loro omaggi furono bene accolti ed onorevolmente congedati dopo aver giurato fedeltà a Carlo. Quelli poi die ricusarono di assoggettarsi al nuovo re furono arrestati e puniti con diversi supplizii. Di là l’imperatore mandò Giuditta con Carlo a Poitiers mentre egli si dirigeva a prender il castello di Cartilat nell’Auvergne ove cransi fortificati i malcontenti, e dopo aver passati alcuni giorni a Turenna giunse sulle feste di Natale a Poitiers. Nel soggiorno ch’egli fece colà sino alla Quaresima si applicò a sedare i movimenti degli Aquitani, e partendo lasciò Giuditta e Carlo per terminar l’opera. Morto l’imperatore Luigi il 20 giugno 8/po si ridestò il partito di Pipino. Questo giovine principe si avanzò verso Bourges colla mira d’impadronirsene e di prendere l’imperatrice Giu-diita, ma vi accorse Carlo e mise in fuga Pipino verso la metà di agosto. Nel i3 maggio 843 Carlo pose l’assedio dinanzi Tolosa che levò poi il 20 giugno per portarsi a conferenza a Verdun coi suoi fratelli Lotario e Luigi. L’esito di questo abboccamento fu fatale a Pipino il quale abbandonato da Lotario di cui si era dato al partito, e pel quale avea combattutto a Pontonai, si vide spogliato dei suoi stati nella divisione che fecero tra essi della monarchia francese. Egli non si perdette però di coraggio e si preparò a vigorosamente difendersi. Ritornato Carlo 1’11 maggio 844 a ripigliare l’assedio di Tolosa fu da Pipino che avea sconfitto uno de’suoi distaccamenti, costretto a ritirarsi sulla line di giugno. Nell’anno 845 segui a Saint-Benoit sulla Loira un trattato tra Carlo e Pipino col quale il primo cedeva al nipote tutta 1’Aquitania eccettuato il Poitou, il Sairitong e l’Angumese riserbandosi per altro la signoria feudale sul rimanente (Vaissete). In tal guisa Pipino divenne padrone di quel regno di cui dalla morte del padre non avea potuto ottenere il tranquillo possesso. L’Aquitania fu allora divisa in due ducati 0 governi l’un dei quali sotto il dominio di Pipino e 1’altro sotto quello di Carlo. Pipino non godette lungamente della pace per-