DEI CONTI D’ASTARAC 3oq deva dalle sue guardie le stesse prove clic fanno i cavalieri di Malta: se non che vi sono molti altri tratti consimili che lo caratterizzano. Col pretesto della gota che lo tormentava sovente, ottenne da Enrico IV nel 1(107 il permesso di entrare in carrozza nella corte del Louvre} permesso clic sino allora non si accordava se non ai principi del sangue, ma che sotto la reggenza di Maria de Medici lu esteso a tutti i duchi e grandi officiali della corona. D’Epernon era stato sempre avverso ad Enrico IV quando questi era semplice re di Navarra: avea tentato d’impedire non salisse al trono di Francia: per quanto avea potuto avea attraversato lo stabilimento dell’ autorità regia, e contro la volontà sovrana mantenutosi ne’governi e nelle cariche da lui occupati. Ln-rico IV finalmente avea scoperto che questo suddito orgoglioso formava inciampo a tutte le sue mire, e quando questo monarca fu assassinato, d’Epernon era in carrozza al suo fianco. Appena spirato, d’Epernon corse ad ordinare alle compagnie di guardia d’impadronirsi delle porte del Louvre, mandò le altre che erano alloggiate nei sobborghi a Ponte Nuovo nella strada Delfina e nei dintorni degli Agostiniani per investire il parlamento e costringerlo all uopo a dichiarar reggente la regina. Il presidente di Blanc-Me-nil che teneva l’udienza pomeridiana, la sospese per a corsa voce deliq ferita del re, ma non oso o non volle uscir di là, e intanto il presidente Seguier al quale erasi recalo il duca d’Epernon a chiedere consiglio e assistenza, vi si portò subito co’suoi amici (Piéces interess. toni. 11 pag 162 e 170). Trovandosi raccolta la brigata per servire ai disegni del duca, egli terminò di farla decidere con queste parole minaccevoli: Essa c ancora nel fodero, diss egli mostrando la sua spada, ma converrà bene sguainarla se non si accorda sul momento alla regina un Molo che l c dovuto secondo l’ordine della natura e della giustizia. Le obbligazioni che avea con lui la regina accrebbero vieppiù la sua audacia sotto la reggenza. » Avendo il parlamento « nel 1614 fatto arrestare un soldato delle guardie per aver » ucciso in duello un suo compagno, il duca d Epernon lo » reclamò come giudice sovrano dell’ infanteria \ al che es-» sendosi rifiutato il parlamento, si recarono per ordine suo » otto soldati a scassinare le porte della prigione c il con-