4«o CRONOLOGIA STORICA al porto d’Acri tra i negozianti delle due città, occasionò nel 1254 un’aperta guerra, cui Carlo conte di Provenza dopo aver sommessa al suo dominio Marsiglia, tentò inutilmente di terminar con un accordo, e fallì la negoziazione per l’ostinatezza dei Marsigliesi nel voler ridurre sotto il lor consolato quelli di Montpellier. Quest’ultimi rinnovarono nel tempo stesso i loro sforzi per sottrarsi all’autorità del re d’Aragona ed erigersi in repubblica. Il vescovo di Ma-guelone e il visconte di Narbonna entrarono a parte della lega da essi a tale scopo formata. Per farsi forte colla protezione di Francia dichiarò quel prelato il i5 aprile 1255 dinanzi il siniscalco di Beaucaire che la città di Montpellier e sue dipendenze erano state in ogni tempo un feudo della corona di Francia e che i vescovi suoi predecessori aveano sempre tenuto in feudo dai re di Francia il lor dominio temporale. I re di Francia e d’Aragona posero in arbitri Fallare, ma nulla avendo questi conchiuso, gl’infanti di Aragona vennero all’armi e commisero nella siniscalche-ria di Carcassona delle ostilità che il siniscalco del luogo dovette reprimere. Finalmente si fece pace il 9 giugno 12.57 tra i Marsigliesi e quelli di Montpellier mercè la mediazione di nuovo interposta dal conte di Provenza. I secondi abbandonati dal re di Francia presero anch’essi il partito di ricorrere alla clemenza del re d'Aragona che giunto presso Montpellier il io dicembre 1208, perdonò loro e fece poscia solenne ingresso in città ove soggiornò lunga pezza. . L’anno 1262 don Jaymc fece tra’suoi due figli don Pietro c don Jayme una divisione, con cui diede al primo la Catalogna, l’Aragona e il regno di Murcia; ed al secondo l’isola di Majorica con tutto ciò che possedeva al di qua dei Pirenei e per conseguenza Montpellier. Nel 1274 recatosi al concilio generale di Lione, intervenne alle due prime sessioni tenutesi il 2 e 18 maggio. Morì il 27 luglio 1276 da malattia prodotta dal rammarico di aver perduta una battaglia contra i Mori (Ved. don Jayme I re d Aragona ).