DEI VISCONTI DI NARBONNA 443 faceva lungo le spiaggia di Linguadoca, procurò di formarsi un nuovo appoggio in questa provincia , e scese nel 1166 ad un trattato con l’arcivescovo Pons, colla viscontessa Ermengarde e cogli abitanti di Narbonna, L’anno 1 168 Ermengarde fuori di speranza di lasciar posterità, trasse alla sua corte Aymeri di Lara figlio di sua sorella Ermessinde, lo addotto e lo designò per suo erede. Ma morto questo giovine principe senza figli verso la metà di luglio 1177, pretese Raimondo V conte di Tolosa, come feu-dataiio diretto di assicurarsi di Narbonna acciò Ermengarde non si desse un altro erede senza il suo beneplacito. La viscontessa per prevenire i suoi disegni, fece lega contro lui col re di Aragona, coi visconti di Nismes e di Carcas-sona e col signore di Montpellier. Nel 1182 ad istanza di Enrico II re d’Inghilterra ella condusse milizie a Riccardo duca d’Aquitania figlio di quel monarca per agevolargli l’assoggettamento dei suoi grandi vassalli insurrezionati. L’anno 1192 annoiata del governo, ella si dimise dalla viscontea di Narbonna a favore di Pietro de Lara suo nipote da lei chiamato presso di se dopo la morte di suo fratello Aymeri. Mori Ermengarde a Perpignano il ¡4 ottobre 1197 negli stati di Alfonso II re d’Aragona suo congiunto presso il quale erasi ritirata dopo la sua abdicazione e fu seppellita nel monastero di Fontfroide nella diocesi di Narbonna al quale avea fatto molti beni. Merita Ermengarde un distinto posto tra le illustri donne. » Nè si distinse meno, dice lo » storico di Linguadoca, colle virtù virili che con quelle » proprie del suo sesso e colla saggezza del suo governo. » La. sua corte fu una delle più brillanti della provincia ». I poeti provenzali vi furono assai bene accolti c pretendesi che nel suo palazzo ella tenesse corte d’amore; ma questa usanza non sembra all’abbate Millot di data così antica. PIETRO DE LARA. L’anno 1192 PIETRO figlio di Ermessinde sorella di Ermengarde e moglie di Manrique de Lara signore di Molina da lui sposata nel ii52, prese possesso della viscontea di Narbonna cui Ermengarde avea a favor suo abdicata. Nel