DEGLI IMPERATOSI DELLA CHINA 33 IIAI-TIEN, a due leghe da Pe-king, ove è l’ordinaria dimora dell’imperatore, e ove si vede una bella descrizione alla ventisettesima raccolta delle Lcllcre edificanti e curiose, può dirsi la Versailles della China. AEN-TCIIEOU è la copia di Ilai-ticn ^ copia però più grande dell’originale. IL LEA O-T 0 N G. Il LEAO-TONG o QUAN-TONG, situato al nord-est del Pe-tchcli, confina al mezzogiorno colla grande muraglia che comincia all’est di Pe-king e con un gran baluardo fabbricato sull’Oceano. All’est, al nord ed all’ovest è chiuso da una palizzata più propria a segnare i suoi limiti che a difenderne l’ingresso ai nemici; poiché è composta di semplici piuoli di legno alti sette od otto piedi senza clic sicno tcrrapicnati al di dentro, né difesi da fossa od altro lavoro di lortilicazionc. Al di qua della palafitta esistevano altra volta parecchie piazze fortificate con torri di mattoni e con fosse; ma al presente o sono interamente distrutte o mezzo rovinate perché divenute inutili sotto il governo dei Mantchcoui conira i quali erano stati sotto là dinastia precedente edificate. Chin-yang, o Moug-den è la capitale del paese; i Tartari ebbero cura di farla ristaurarc, di ornarla con parecchi ediGzii pubblici e provvederla di magazzini d’armi e di vettovaglie. » Essi la ri-” guardano, dice il p. Ilaldc, come la capitale del regno ” della loro nazione, in guisa che anche dopo penetrati ” nella China, vi lasciarono gli stessi tribunali sovrani che » sonvi a Pe-king, eccettuato quello detto Li-pou » la cui principale funzione é di proporre e cassare i ministri clic governano il popolo. » Non lungi dalle porte della città, soggiunge fautore » stesso, sonvi due magnifiche sepolture dei primi impcra-” tori della famiglia regnante, che presero il nome d’im-» pcratori tostoché cominciarono a dominare nel Lcao-iong. »L’unaé dell’avolo dell’imperatore (Kicn-long), l’altra di » suo bisavolo... Esse sono chiuse da un muro compatto, e T. IX. 3