DEI CONTI DI TOLOSA 3(53 • da Tolosa. Morto questo principe E 8 novembre 1226, Raimondo si pose in campagna, ristaurò le cose sue e sottomise parecchie piazze, continuando la guerra sino al 1221) (N. S.). Finalmente si concbiuse la pace il riaprile di quest’ anno tra il re Luigi IX ed il conte Raimondo clic giurò su la aorta maggiore di Nostra Dama di Parigi l’osservanza del trattato; quindi venne a piedi nudi condotto all altare da cui il Cardinal di Sant-Angelo gli die’ l’assoluzione. ^Rai-mondo perdette con quel trattato la maggior parte de suoi possedimenti avendo lasciato alla chiesa romana quanto a lui apparteneva oltre il Rodano, e al re di Francia tutti 1 diritti che a lui spettavano dai confini della diocesi di Foiosa (diocesi che abbracciava allora tutto ciò che al pie-sentc è compreso nella provincia ecclesiastica di questo nome) e dalla sponda del Tarn fino al Rodano. Per dar cauzione della sincerità delle sue disposizioni il conte si rassegno volontario nelle prigioni del Louvre sino a che avessero avuto esecuzione i tre articoli preliminari ai quali s era obbligato c vi rimase circa sei settimane essendo stato al suo uscire il giorno di Pentecoste 3 giugno creato dal re Luigi IX a cavaliere. Giovanna figlia di Raimondo eh’ era stata da lui consegnata ai ministri del re, come crasi convenuto nel trattato di pace, fu nel mese stesso fidanzata ad Alfonso fratello del re} ma siccome gli sposi non aveano che nove anni, nati essendo entrambi nel 1220, non ebbe effetto il matrimonio che otto anni dopo. Raimondo ritornò a Tolosa sulla fine di settembre rinnovando le sue promesse alla presenza del legato, il quale nel novembre susseguente tenne a Tolosa un concilio in. cui tu istituita l’inquisizione per l’investigazione contro gli eretici c si cominciarono subito le analoghe procedure. Durante 1’ inverno fu preso un certo nominato Guglielmo che si chiamava il papa degli Alligasi, e con sentenza di quel tribunale fu bruciato vivo. . . L’anno 1233 fu affidata l’inquisizione ai Dominicani} ma la severità colla quale la esercitarono inaspri i popoli che minacciarono alcuni degl’inquisitori e li scacciaiono da Tolosa, Narbonna e da altre città. Finalmente 1anno 1234 papa Gregorio IX restituì al conte Raimondo il marchesato di Provenza ceduto da quel principe alla romana chiesa