DEGLI IMPERATORI DEL GIAPPONE 59 senza mai gettarne sul capo per timore non morissero troppo presto. Altre volte li. esponevano al vapore di quell’a-cqua eh’è tanto infetta da non potervi resistere tre soli giorni. Allora li si ritiravano e un medico porgeva limedii per fortificarli acciò fossero suscettibili a nuovi tormenti (Vaissettc Geog. tom. IV). I bachi da seta non sono per il Giappone un prodotto minore a quello della China, e i Giapponesi per avventura superano i Cbinesi nella maniera di manufatturarla. Ammi-ransi in Europa le stoffe tessute in seta, oro ed argento che vengono dal Giappone. 11 cotone e la canapa crescono al pari dell’arbusto e del thè in parecchie provincie. Un albero particolare al Giappone è il kassi che ha la forma del gelso e cresce con sorprendente celerità, La sua corteccia serve a far della carta, delle corde ed anche dei drappi. Al pari della China il Giappone ha l’albero della vernice, e ve ne sono di più specie di cui la migliore è quella di Iamatro. Dice Kaempfer che alla corte alla tavola stessa dell’ imperatore si preferiscono gli utensili inverniciati a quelli d’oro e d’argento. L’albero .della canfora si coltiva con tanto buon successo quanto all’isola Sumatra. La quercia del Giappone ha il vantaggio .di produrre una ghianda che bollita riesce di ottimo cibo. Quest’albero però non è cosi comune quanto 1’ abete e il cipresso coi quali si costruiscono i vascelli e le abitazioni. Ma la maggiore ricchezza del Giappone consiste nei minerali e nei metalli. Il rame e lo stagno di quelle miniere quando sono raffinati, si avvicinano nella bellezza all’oro ed all’argento, (i) Pochi ignorano la stima in cui si tiene l’acciajo del Giappone e l’abilità colla quale lo si adopera nel fabbricare sciabole ed altri stromenti taglienti. Vi sono delle provincie le cui miniere somministrano molta copia d’oro e d’argento. Dalle viscere di parecchie montagne si traggono diaspri, agate, corniole. I palombari si arricchiscono colla pesca delle ostriche che rinchiudono perle. In parecchia rive del mare si raccoglie l’ambra grigia che (i) (i) Secondo Kaempfer, gli utensili, gli arpioni, i ramponi che si ado-prano pei fabbricati e pei vascelli, nonché tutti gli altri strumenti altrove di ferro, sono invece al Giappone di rame e di stagno.