CRON. STOR. DEGÙ IMPERAI. DEL GIAPPONE TSINAJOS verso il 1680. » Egli avea l'età, dice Kaem-« pfer, di quarantatre anni quando io mi trovava al Giap-» pone (nel i6gà), ed erano già da dodici a tredici anni » dacché regnava » . Gli aiitori della Storia universale vantano molto le sue qualità politiche e morali* Al dir di un moderno , i Giapponesi sono di tutti i popoli dell Asia il solo che non fu mai soggiogato, che non è come tant’ altri un misto di differenti nazioni, ma che pare aborigine^ e quando pure discendesse dai Tartari, giusta l’opinione del p. Couplet, rimane sempre certo che egli non ha nulla dei popoli vicini. Tien qualche cosa del-P Ingle'se per la fierezza eh’è comune con quegl’isolani e pel suicidio- che si reputa cosi frequente in queste due estremità del nostro emisfero. Ma il suo governo non rassomiglia nè a quello, della gran Bretagna nè a quello de( Germani. Il suo sistema non si è trovato nei loro boschi. » Avremmo dovuto conoscere, dice lo stesso scrittore, r> quella regione sino dal secolo XIII dal racconto fattone » dal celebre Marco Polo. Questo illustre veneziano avea » viaggiato per terra la China, ed avendo lunga pezza ser-» vito sotto uno dei f fi gli di Gengiskan, ebbe nozioni di » quell’isole che noi chiamiamo Giapponese ch’egli àp-» pella Zipangri. Ma i suoi contemporanei che ammetteva-» no le fole più grossolane non credettero alle verità an-» nunciate da Marco Polo, e il suo manoscritto rimase per » lunga pezza ignorato:, venne finalmente nelle mani di » Cristoforo Colombo nè poco gli valse a confermarlo nella j; sua speranza di rinvenire un nuovo mondo che potesse n congiungere. l’Oriente coll’Occidente. Cristoforo non s’in-» gannò se non nell’opinione .che il Giappone formasse par-» te dell’emisfero da lui scoperto, del che era talmente con-vinto che approdato ad Hispaniola si credette nel Zipan-51 gri di Marco Polo » [M. Musson, de Monùlliers).