aia DEI SIRI POI DUCHI D’ ALEREI preso il sire di Poyanne, signore guascone addetto ai soldi dell’Inghilterra, in un col principe di Pembrock, davanti la Roclielle e posto prigione, il re Carlo V dichiarò tutti i suoi beni confiscati per delitto di fellonia e li diede al sire d’Albret con lettera del mese di marzo di quell’anno ( Ree. de Colbert voi. 3i fog. io85). Volendo il re Carlo VI sollevarsi di tremila lire sulle quattro accordate al sire d’Albret, gli diede con lettere del 14 gennaio 1882 (N. S.) il godimento della contea di Dreux c per le residue lire mille gli assegnò altre terre. Nel 17 maggio dell’anno stesso Arnaldo Amanieu fu insignito della dignità di gran ciambellano con pensione di seimila lire. Ad onta di cosi belle ricompense ci dà ad intendere Froissart che non fu senza una specie di violenza, che il sire d’Albret rimanesse addetto ai soldi di Francia. » Intesi una volta dire al j) signor d’Albret, die’egli, stando a Parigi una parola che » ho ben notata benché sembrasse detta per celia. Avcn-« dogli un cavaliere di Bretagna chiesto nuove del suo « paese c se continuerebbe lungo tempo al servigio della » Francia, gli rispose eh’ egli così pensava e vi si tro-» vava assai bene. Per altro, aggiunse egli, io c le mie » genti avevamo più denaro quando io faceva la guerra pel » re d’Inghilterra; poiché quando noi marciavamo alla ven-« tura trovavamo sempre qualche ricco mercatante di To-« Iosa, di Condom, de la Reole o Bcrgerac, ed assai pochi « erano i giorni che non facessimo qualche buona preda, lad-» dove ora tutto é per noi morto. A questo punto il bretone » ridendo gli disse: questa dunque è la vita dei Guasconi. « Quanto a me clic intesi quella parola vidi che il sire d’Al-» bret cominciava a pentirsi di esser francese; e s’intese « indi a poco che erano rientrati ai soldi inglesi il sire di « Mucidcn, il signore di Roseo, il sire di Duras e quello « di Langoiran quantunque colmi di beneficenze da quel » re di cui implorato aveano l’aiuto. Ma cosi è della na-» zionc guasca: non hanno stabilità, pare amerebbero più «gl’inglesi che non i Francesi; perchè la guerra che essi « lamio è più bella contra i Francesi clic non contra gli « Inglesi » . Che che sia di questo racconto di Froissart, egli è certo che non si smenti giammai la condotta di Arnaldo Amanieu dacché ci si diede alla Francia. Nel 27 novem-