282 CRONOLOGIA STORICA cui nelle sue lettere viene qualificato per carissimo ed amicissimo cugino. Nel KÌ69 Carlo V con lettere in data dell’8 ottobre a Montpellier, lo istituì capitano generale in tutta la siniscalcbia di Rouergue. In quest’anno stesso ridusse all’obbedienza del re il castello di Sauvcterre in quella provincia. Egli tolse l’anno dopo agl’ Inglesi il luogo d’Àrbocavc nel paese di Marsan. L’anno i'Òji il mese di aprile fu nominato capitano dell’Agenese. A quel tempo i bravi facevano professione di un valore feroce che praticavano egualmente c'ontra i nemici dello stato e contra le persone che per uffizio erano obbligati a proteggere. Alcune uccisioni commesse dal visconte Gerardo e dalle sue genti a Praderat 0 Praderes sulla Sava lungi cinque leghe da Tolosa, lo fecero perquisire dal siniscalco di questa città. Per guarentirsi dalle sue investigazioni, ottenne dal duca d’Anjou luogotenente generale in Linguadoca, lettere di grazia in data del mese di settembre 1875 ( Tris, gcncal. t. I pag. 262). Sottrattosi al pericolo, non perciò divenne più saggio. L’anno i383 fu di nuovo inquisito criminalmente dagli abitanti di San-Romans di Tournou in Rouergue per altri eccessi ne’quali era incorso. Ma ebbe ancora la sorte di trarsi d’impaccio, non si sa in qual modo. Egli morì il 20 giugno 1390 giusta il p. Anseimi. Giovanni di lui primogenito lo avea preceduto al sepolcro. GERARDO III. L’anno i3go GERARDO figlio del visconte Giovanni c suo successore, unì alle viscontee di Fczenzaguet e di Iìrulhois, ed alle baronie di Crcisseil, di Roquefeuil e di Pcrsain, la contea di Pardiac mercè il suo maritaggio contratto nel 1373 con Anna di Montlezun primogenita c principale erede d’ Arnaldo Guglielmo IV conte di Pardiac e d’Alicnor di Pcralta. Geloso de’ suoi diritti c delle sue pretensioni voleva costringere il cavaliere Mcnaut di Barbazan a rendergli omaggio delle sue terre. Questi sosteneva clic esse non dipendevano da lui, c per decider la controversia si venne all’armi. Molti tra’signori presero parte in questa guerra chi per l’uno e chi per l’altro. Iprincipali furono i.