DEI VISCONTI E TRINCITI DI BEARN ao3 Gastone dichiarata la guerra a Eskivat de Chabannais a motivo della contea che pretendeva appartenergli per parte di Mathe sua sposa figlia di Tetronilla e di Bosonc di Ma-stas suo terzo sposo. Dopo parecchie ostilità si rimisero le parti alla decisione di Roggero IV conte di Foix genero di Gastone e cognato di Eskivat. Ter l’arbitramentale sentenza del conte pronunciata nel settembre iai)6 venne aggiudicata al visconte del Bearn una porzione del Bigorre ed Eskivat rimase pacifico possessore del rimanente. Gastone che per carattere era nemico del riposo, entrò poscia in brighe col visconte di Lomagne, col sire di Mortagne nel Sointong e col conte di Commingio. L’anno 1252 Simone di Montfort conte di Leyccster avendo data la sua dimissione nelle mani di Enrico 111 re d’Inghilterra dal governo di Guascogna, fu esso dal monarca conferito al proprio figlio Eduardo. Gastone che non temea per nulla quel giovine principe, sollevar fece i Guasconi in favore di Alfonso X re di Castiglia che pretendeva quel ducato perchè la Guascogna era secondo lui stata data in dote dal re Enrico II a sua figlia Eleonora quando la maritò con Alfonso III re di Castiglia. Quei di Bordeaux sostennero con più calore la rivolta, perchè, secondo Matteo Taris'(pag. 577), il re d’Inghilterra tratteneva i vini che i loro mercatanti conducevano a Londra, senza voler pagarli e facendo provar loro altre avanie. Alfonso inviò truppe a Gastone per sostenere i ribelli. 11 visconte avendo poste in piedi buone milizie si portò nel febbraio 1203 a far 1’ assedio di Baionna che fu poi costretto di abbandonare dopo due assalti riusciti a vuoto. Il re d’ Inghilterra che allora si disponeva a passare a Terra Santa, ricorse al papa e da lui ottenne una bolla di scomunica contra coloro che si opponessero al suo passaggio. Il decano di Bordeaux fu incaricato a fulminarla e vi era specialmente nominato il visconte di Bearn. Ma Gastone non ne fece caso, persuaso di sostenere una giusta causa. Il re d’Inghilterra giunse egli stesso in Guascogna con un esercito che ottenne alcuni vantaggi; ma bentosto la quistione tra i due monarchi fu posta in trattative col canale dei loro ambasciatori e si terminò pacificamente l’anno stesso col doppio maritaggio dei rispettivi loro figli ( Ferrerai, toni. IV pag. 217