Tutta musica classica, come si vede, e che richiede per esecutore, non un semplice dilettante, ma un vero artista. E tale si rivela, subito dalle prime note, il buon dottore ; e come un vero artista, egli è subito preso dal fascino della musica e suona per se, dimentico di tutti, specialmente del pubblico. In questo caso, il pubblico è rappresentato da una persona sola, che ascolta, assorta in un’estasi deliziosa. Fuori, nella nebbia, il frastuono cresce, ma artista e pubblico se ne accorgono soltanto come si avverte dormendo, una burrasca ; - l’orecchio percepisce il rumore, ma la mente associa e confonde il fenomeno con le fantastiche impressioni del sogno. Così non ci accorgiamo che la tempesta, a poco, a poco, va diminuendo d’intensità ; che i colpi si vanno facendo più radi, ad intervalli sempre più lunghi. Il violino suona sempre ; appena un pezzo è finito, il pubblico chiede il bis, e dopo questo, un altro pezzo, e 1’ artista, sorridendo, acconsente. Ad un tratto, al di là della porta, uno scoppio di risate, di voci che gridano in coro : - Presto i ravioli in tavola ! Abbiamo una fame da lupi ! ed il comandante, insieme ad altri ufficiali, irrompe nel quadrato. Il violino tace. Il concerto è finito. 18