88 SUI CAMTI VI ‘BATTAGLIA 88 batteria è stato ora trasformato in una cappella dedicata alla Madonna di Lourdes. La batteria, che la nostra artiglieria non poteva in alcun modo individuare, ci recò gravi danni: si deve anche al tiro dei suoi pezzi, se i tentativi fatti nell’ottobre dall’VIII Corpo d’Armata di gettare i ponti a Nervesa ripetutamente fallirono. Procedendo verso Falzè — la strada è fiancheggiata da alte siepi — s’incontra, a circa un chilometro da C. Mina, Casa Marcadel-la e poco dopo Villa Jacur. Nei valloni prossimi a tali località gli Austriaci, nel giugno, radunarono i materiali per il gittamento dei ponti; a C. Marcadella poi, nell’ottobre, si asserragliò, sostenendo tenace difesa un gruppo di « arditi » della nostra 2* Divisione di assalto, che solo riuscì a passare il fiume sul fronte deH’VIIl Corpo. Casa Guizza. Al bivio di S. Anna, lasciando a sinistra la strada che conduce a Falzè di Piave, volgere a nord seguendo la rotabile di riva destra del Soligo sino al ponte di Osteria Boffot, ripassare il torrente, dopo aver chiesto al proprietario deH’Osteria di aprire i cancelli che chiù, dono la strada privata della tenuta della Guizza e per essa salire alla casa predetta, per integrare il panorama generale che il visitatore ha goduto dal C. della Tombola del canlpo di battaglia, con l’osservazione in dettaglio delle operazioni del passaggio del Piave sia da parte degli Austriaci nel giugno, sia da parte nostra nell’ottobre 1918, località scelta dal Comando nemico come osservatorio avanzato. Dalla rotonda sovrastante Casa Guizza infatti si vede, fronte ad ovest, il corso del Piave da Vidor alle Campagnole di sotto, ma soprattutto, la parete scoscesa con la quale il Montello si affaccia al fiume tra C. De Faveri e Castelviero. I contadini che abitano C. Guizza condurranno il visitatore alla rotonda. Località importanti che si possono individuare dalla rotonda di C. Guizza, sulla riva destra del Piave: