u8 SUI CAMT1 VI "BATTAGLIA 118 trici si avventarono con otto assalti i reparti della Arezzo. Un ultimo sforzo, alle undici, ebbe ragione del nemico. Con una pioggia di bombe a mano gli audacissimi fanti si slanciarono addosso ai mitraglieri Austriaci, che furono costretti alla resa. Nel pomeriggio non restavano sulla destra del Piave che i difensori dell’ansa di Chiesanuova. Dal canale delle Mille Pertiche, dalla palude e da Casa Gradenigo le nostre truppe investirono l’ultimo nido della resistenza austriaca. Alle 16 l’ansa era spazzata, i mitraglieri catturati, l’ostinazione nemica definitivamente vinta. I nostri fanti e gli assalitori si slanciarono sulla passerella, verso la quale s'affollavano ancora i soldati della io* Divisione austriaca; vi piazzarono una mitragliatrice sgranando fulmineamente raffiche di piombo tutto intorno. Lo scompiglio fu tragico. Gli Austriaci sbandati e terrorizzati si gettarono in acqua, alzarono le mani. Fu catturato un notevole numero di prigionieri. Eseguita rapidamente la pulizia del campo, scovati dagli argini, dai canneti e dagli acquitrini gli ultimi gruppi di nemici, dopo mezz’ora sulla riva destra del Piave verso la laguna gli arditi marinai del battaglione Caorle allargarono con felici irruzioni le nostre antiche posizioni ». I Caduti di ambedue gli eserciti nella titanica lotta, forti nel tenere gli uni, eroici nel riscattare gli altri, egualmente tenaci, furono raccolti nel grande Cimitero di guerra di Capo Sile : esso contiene circa 600 Salme di militari austroungarici ed è intitolato alla Medaglia d’Oro sottotenente Leopoldo Pellas, caduto in quella località il 6 maggio. Le Salme italiane prima ivi giacenti sono state traslate nell’Ossario di Fagarè della Battaglia. S. Donà di Piave. La graziosa cittadina di S. Donà, risorta più bella e più vasta dalle sue miserande rovine, dal 13 novembre 1917 in poi si trova citata quasi quotidianamente nei Bollettini del nostro Comando Supremo.