" tutta la opportunità di avvalermi del patriottico concorso dei cultori n dello sport nautico, per improvvisare con questo elemento, pro-" fessionalmente già completo, un Corpo di volontari che, come dice n 1* articolo 10 del relativo statuto, concorra alla difesa del Paese. " Quanto accade nella guerra navale moderna dimostra all’evi-n denza come, alla bella lotta in mare aperto e spiegate bandiere, n sia ormai quasi costantemente sostituita la guerra insidiosa, subdola n del sommergibile, che opera quasi sempre in prossimità delle coste. " A combattere questo mostruoso prodotto dell’ingegno umano " ben si presta 1’ agile scafo automobile, sia per l’elevata velocità n sua, sia per la piccolezza del bersaglio che esso offre. " Questo il precipuo e più arduo compito dei motoscafi, cui " altri più modesti ma pur sempre utili, possono essere affidati. n Ma occorrono uomini temprati alla fatica e cuori indomiti n e pronti al sacrificio. E ciò non è difficile a trovarsi, solo ch’io " giri lo sguardo tra Voi e ripensi a tutti coloro, e già sono molti n e più ancora saranno, che al primo accenno della costituzione " del Corpo hanno risposto all’ appello. " Radunare questi campioni, istruirli velocemente alla nuova " bisogna, questo il Vostro attuale compito cui vi accingerete, me " ne affidano i Vostri nomi, con quell’alto intelletto d’amore che n la questione merita. " Insediandovi nella vostra carica, formo l’augurio che il Corpo " dei volontari motonauti, la cui istituzione formerà uno dei più n simpatici ricordi del mio Ministero, possa aggiungere per l’onore n d’Italia, nuovi allori a quella corona che le antiche tradizioni n di nostra gente marinara ci hanno tramandato da secoli n. Nella mia qualità di Presidente dell’ Unione Nazionale della Marina da diporto, e come più anziano fra gli yachtsmen presenti, risposi brevemente. Non rammento - si capisce - quello che dissi, e non credo che le mie parole fossero degne di essere tramandate ai posteri. Ricordo soltanto che avrei voluto trasfondere in quella breve 2