alla quale, per conto mio, non sono ancora riuscito a trovare una risposta : Che cosa posso fare dei motonauti ? - Molto o nulla - risposi. Molto, se vorrà considerarli come un primo nucleo dei futuri comandanti di motoscafi antisommergibili. Nulla, se i volontari e i loro motoscafi rimarranno inoperosi nel-l’Arsenale o si contenteranno di traghettare qua e là qualche ufficiale superiore. L’Ammiraglio sorrise, e, da uomo di spirito, invece di rispondermi, cominciò a descrivermi i metodi allora adottati dagli inglesi nella caccia ai sommergibili. La conclusione era facile a ricavarsi. I nostri piccoli motoscafi non erano atti allo scopo. Occorreva sostituirli con altri che appunto allora erano stati ordinati dal Governo. - E noi imbarcheremo su quelli. L’Ammiraglio sorrise di nuovo. In fondo, si divertiva con questo volontario dalla barba bianca che dimenticava il suo grado molto modesto, per discutere così confidenzialmente con un 11 Eccellenza, Comandante in capo del Dipartimento di Venezia". - Sta bene per 1’ avvenire. Ma aspettando i nuovi motoscafi che sono ancora sullo scalo, come posso impiegare la loro attività ? Da Grado e dalle batterie mi chiedono continuamente motoscafi; ma crede lei che i volontari motonauti sarebbero contenti di queste destinazioni ? - Non ne dubito - risposi. Per conto mio, ne sarei lietissimo. L’Ammiraglio mi guardò fisso, poi mi strinse la mano e mi congedò dicendomi : Sta bene. Ci penseremo. Chiedo umilmente perdono ai miei colleghi se ho detto allora, nell' interesse dei motonauti, una piccola bugia. A dir il vero, appena giunto a Venezia, ero stato invitato ad una radunanza nella quale mi parve di ravvisare una certa preoccupazione per la sorte che si diceva riservata ai volontari ed ai loro motoscafi. Con tinte esageratamente fosche, si descrivevano da taluni le tristi vicende di un volontario e del suo motoscafo, man- 5