superiore all’inglese, assolutamente superiore alla gente marinara di ogni altra nazione. Conoscendo questi non degeneri discendenti dei marinai delle vecchie nostre repubbliche, riesce più grave e doloroso il rammarico che in Italia sia ancora così trascurata T educazione marinaresca di un popolo, il quale, nei documenti, nei ricordi di un glorioso passato, avrebbe dovuto apprendere come, in ogni tempo, il mare sia stato la maggiore, la più ricca fonte di fortuna e di grandezza politica. Questa evocazione di un passato che costituisce il migliore, il più sicuro patrimonio nostro, provocherà, senza dubbio, il sorriso che accoglie - oggi - qualunque accenno a tutto ciò, che, un tempo, fu esempio venerato, e stimolo Le motivazioni delle onorificenze riportate che si riferiscono in nota agli elenchi, sono la miglior dimostrazione dell’ importanza e dell’ efficacia dell’ o-pera compiuta da questo piccolo drappello di volontari che lo Sport Nautico ha dato alla Marina. Purtroppo l’elenco dei secondi capi e dei marinai fu comunicato dal Ministero senza precise indicazioni sulle benemerenze da loro acquistate, ma si può affermare che anche tra costoro, la percentuale dei decorati con medaglie o con croci di guerra è notevole. Basti per ora ricordare che in questo elenco figurano due giovani, arruolatisi a 18 anni ; l’uno di nobile famiglia meridionale, inscritto come semplice marinaio, che dopo aver fatto le sue prove in aviazione, è adesso tenente di vascello e decorato con medaglie al valore; 1' altro, figlio di un ricco armatore Genovese, — che dopo essersi imbarcato come motorista sopra il proprio motoscafo, è passato lui pure in aviazione — si è distinto in molti combattimenti, rimanendo ferito e meritando anch’ egli medaglie al valore. A questo elenco si deve aggiungere una lista di 59 secondi capi meccanici imbarcati sui motoscafi requisiti e che, per la maggior parte, fecero buonissima prova. Alcuni di questi, per le speciali attitudini, furono incaricati di dirigere le officine delle Squadriglie di M.A.S. ; molti, addetti alle batterie dell’ Isonzo, ai Comandi di Marina, ebbero elogi e ricompense per la riconosciuta abilità e per il valore dimostrato. XII