/ dai primi decermi del secolo. Se nei primi tentativi di indipendenza culturale compiuti nei confini del paese, l’idea di scuotere il giogo non era espressa ed anzi il patriottismo era inteso in un certo senso nelle cornici stesse della lealtà politica verso i padroni turchi, è tuttavia un fatto che senza questi primi passi le generazioni successive non sarebbero potute andare tanto e così rapidamente avanti. Nella immediata corrispondenza tra il movimento patriottico e quello letterario bisogna vedere il primo elemento originario di tutta la letteratura bulgara, senza del quale è difficile intendere anche lo sviluppo ulteriore, ma questo movimento patriottico noi non crediamo debba limitarsi esclusivamente alle vere e proprie azioni cruenti per l’indipendenza politica. È perciò che non riteniamo di tradir questa idea iniziale, vedendo nella pubblicazione della ballata di Gerov, Stojan e Rada, avvenuta ad Odessa nel 1845, l’inizio della letteratura bulgara nazionale. La ballata era tutta intessuta di motivi popolari e ciò aveva un valore nazionale non minore delle strofe che cantavano le lotte degli hai (luti (o volontari) del Balcano, nel poema II viandante della montagna, pubblicato nel 1857 da Giorgio Stojkov-Rakovski. Del resto i primi canti bulgari di Petko Sla-vejkov erano stati già pubblicati a Pietroburgo nel 1855. L’importanza maggiore veniva al * i *