25 IL TI AVE E IL JUONTELLO 25 dalle somme pagate a privati dalle Intendenze di Finanza delle provincie di Treviso, Vicenza, Venezia e Belluno per danni di guerra — somme che si possono ragguagliare a più di un miliardo — il R. Commissariato per le riparazioni dei danni di guerra, con sede in Treviso, ha compiuto sino al 30 giugno 1928 : nella prov. di Treviso : 16.498 opere, per l’importo di L. 232.5x6.153; nella prov. di Venezia : 6.911 » » » » 108.928.578; nella prov. di Vicenza : 11.394 » » » » 187.611.175; nella prov. di Belluno : 17.059 » » » » 151.993.446. Aggiungendo i lavori compiuti nelle Venezie Tridentina e Giulia, si arriva alla fantastica cifra di 98.806 opere, per un importo di 1 miliardo e mezzo! E non tutte le ferite si possono e si potranno sanare, specialmente quelle, irreparabili, arrecate dalla guerra alle opere d’arte. Chi potrà ridarci il celebre affresco del Tiepolo — vero miracolo d’arte — nel soffitto della chiesa degli Scalzi a Venezia, il Trasporto della S. Casa di Loreto, distrutto da bomba di aeroplano la notte del 24 ottobre 19x5 ? Chi le tele del Segala e del Lazzarini distrutte nell’incendio della chiesa di S. Maria Formosa?... E tante altre opere artistiche e monumentali, asportate o perite nelle chiese e nelle ville private dell’immenso campo di battaglia? Alcune di tali ville sono oggi ricostruite, tutte le chiese sono risorte, forse più grandi, più belle, ma prive dei tesori artistici che le adornavano (1). (1) La ricostruzione delle chiese, dei campanili e delle canoniche, sino al 31 marzo 1928, escluse la Venezia Tridentina e Giulia, ha raggiunto la cospicua somma di L. 58.978.309; il rifacimento delle campane asportate dall’invasore L. 27.613.155. Comprese quelle province ed i beni mobili cultuali, lo Stato ha speso circa 170.000.000, cifra che dimostra, nello stesso tempo, l’entità dei danni patiti dal patrimonio cultuale e l’immane sforzo di rico struzione compiuto.