PREFAZIONE 101 TESTAMENTO. (Al tergo) : \ » In nomine Dei .eterni amen• Anno ab Incarnatioìic Domini Nostri Jcsu » Christi 1533. hridictione septima, die cero quarto mensis septenibris ; Rivoalti. » Magni ficus D. Marimis Sanino qm. Magnifici D. Leonardi de coni rata S. Jaoobi » de Luprio Venetiarum, sanus, Dei grafia, mente et corporc, praesentavit mihi » Hieronymo Canali Venetiarum notarlo, praesentem cedulam bombyeinam clau-» sam et sigillatam ; in qua diwit contineri eius testamentum et idtimam volunta-» tem ; rogans me notarium ut in omnem eventum ipsam redigere debeam in » -formam publici et autkentici Testamenti. Interrogaius deinterrogandis, et si » quid aliud ordinare; respondit se nolle aliud ordinare praeterquam in ipsa » ceduta cominciar. » Io Nicolò Michiel fo de miss. Francesco fui presente alla presentazione de r incluso Testamento, et in fidem me subscripsi. » Io Zuan Nadal Bon dalle Telia fui presente, ut supra. (Testo) : » Iesus, 1533, adì 4 septembrio. In Veniexia. » Considerando la presente vita esser breve et sotto posta a varij et subitanei » pericoli di morte, perhò cadauno proveder doveria talmente et ordinar li fatti soi, » che, venendoli alcuna egritudine, più presto atendi a varir il corpo et a enrar » 1’ anima soa di peccati commessi, in li (pialli siamo in questo mondo pieni » et invilupati, ma chi più et chi mancho, e non convenir alhora contaminarsi » in ordinar li fatti soi, et far il suo testamento per man di nodaro, qtial mal si » poi far hessendo dalla egritudine agravato. Et ben che le leze nostre habbi pro-» visto alla succession, è bon ordinar chiaro el voler suo et ultima voluntà, an-» cora che mal siano exequite a le ilate ; et questo adiviene a quelli che non » hanno figlioli legiptimi, come Io per mia iniqua sorte son de quelli ; et tante » mie fatiche et opere per ini composte convien andar in man aliene ! Per tanto, » Io Marin Sanudo fo de miss Lunardo dii contin di San Jacoino de Lorio, per »la Dio gratia san dilla mente e dii corpo, fazo il mio testamento di mia man »propria;.et questo è il quinto testamento ho fatto, qnalli tutti li altri ho stra-» ziati, et questo darò in man di nodaro, presenti testimoni.), azió, sequita la mia » morte, quando alla Divina bontà piacerà, come è il consueto, lo lievi in publicha » forma aziò li mei Comessarij adimpischa (che Dio el voglia) quanto qui sotto » ordinarò. » Prima. Ricomando al Altissimo Dio 1’ anima mia, pregando la soa Divina » Maiestà non vogli vardar a peccati commessi e non condegni meriti renduti alla » soa Divinità, ma mediante la sua aumma pietà et misericordia, vogli eh’ io sia » in locho di salvatione. E! corpo mio, dapoi partita 1’ anima, voglio sia vestito » dii habito dila mia scuola di mis. San Zuanue Evangelista, in la qual za molti » anni intrai, alla qual scuola lasso ducati diexe.