PREFAZIONE 123 tendo la spesa fra di loro. Così grande importanza attribuiva ai Diarii anche l’illustre storico francese (1). Ma non tardarono due fortunati avvenimenti che stimolarono più, e resero possibile, la desiderata pubblicazione. Il primo e più importante avvenimento fu 1’ unione della Venezia al regno d’Italia. Poco prima che il Governo austriaco cedesse la nostra città nel 1866, vi aveva fatto togliere e trasportare a Vienna, fra le altre cose preziose, anche una quantità importante di documenti dell’ Archivio di Stato. Contro questo spogliazione si sollevò la pubblica opinione, ed il nostro Ministro plenipotenziario a Vienna, generale Menabrea, ebbe ordine dal Governo del Re di includere nel Trattato di pace la restituzione di quanto era stato asportato. Si fu in tale occasione che la Commissione veneta incaricata di raccogliere le notizie occorrenti per la voluta restituzione (2) propose che venisse restituito a Venezia e depositato nella Marciana anche 1’ origiuale dei Diarii di Marino Sanuto. Il conte Cibrario, commissario per I’ esecuzione dell’ art. XVIII del Trattato di pace 3 ottobre 1866, ottenne tutto ; ma trovò giusto, quanto al Sanuto, di accondiscendere che, in luogo dell’ originale che veniva restituito a Venezia, fosse mandata in cambio a Vienna la copia fatta eseguire dal Donà ed esistente nella Marciana. Approvata la cosa dal Governo del Re, ci pervennero di ritorno gli originali autografi del Sanuto che erano stati asportati a Vienna dal Gassler nel 1805. Notiamo però che non fu restituito un volume dei Diarii, cioè. la patte II del voi. I, la quale, per quante ricerche ne facesse a Vienna 1’ Arneth, non fu possibile di trovare. La biblioteca Marciana cui vennero dunque consegnati gli autografi dei Diarii con un volume di meno, pensò, e giustamente, di trattenere dalla copia Donà quel volume, e spedì in cambio tutti gli altri a Vienna, rimanendo intesi i preposti della Marciana e quelli della biblioteca Imperiale che, quando fosse reintegrato l’originale sanutiano a Venezia col volume autografo mancante, verrebbe anche reintegrata la copia a Vienna col volume di quella trattenuto a Venezia. Per conseguenza si conservano (3) nella Marciana i 58 volumi in folio dei Diarii del Sanuto, cinquantasette nell’originale autografo dell’Autore, ed uno (la parte II del voi. I) nella copia fatta eseguire dallo storiografo della Repubblica Francesco Donà. Appena giunse a Venezia la desideratissima Cronaca accorsero gli studiosi ad esaminarla, e con grande compiacenza verificarono quanto fosse migliore della (1) Brown, Calendar, cit. voi. I, XVIII, XIX, XX. e Ragguagli cit. Ili, 276. (2) Composta del senatore Sagredo e dei commissari Barozzi e Berchet. (3) Classe VII, codd. da 419 a 477.