PREFAZIONE 39 » Perhò che vedendo el tempo germinare tal frutto che quelli che si danno a virtù » non sono dal vulgo apreciati, et ut mclius dieam, da 1’ università degli ignoranti, » quasi mi havea terminato di lassare quello che suinamente desiderava di conse-» guire, ed era di scriver hystoria et res gestas di la Patria nostra, lo qual merito » sopra ogni altro si può lodare. Vedendo item haver qualcosa negli teneri anni » descritto et continuamente seguitato, et pur dal vulgo ignaro non esser più stimati » quelli sono dediti a dottrina, voleva pretermetere cotali studi. Et ben si potrebbe » dire cha non havendo fin hora ninna opra mia data fuora, ma solo ai rari et pochi » mostrata, non sapendosi 1’ opperationi mie, non si poteva far quella extimatione » che furiasse la faticha 1’ harebbe meritato. Et di questo non pocha rimprensione » merito; ma io non curando di fama, nisipost obiluin, mi havia terminato di lassar » et non mostrare palam quello che furiasse da molti leggendo saria sta lodato et » non mi harebbe poco jovato, perchè, Magnifico cugnato, sai et voglio a bora tu » intendi che morto il carissimo genitore mio .ala Legatione romana, rimasto assai » párvulo, volsi darme a quelli studij che a mi fusse più piacevoli aprendere et » necessari} a la gente patricia, et nondurn di età di anni XX che al chiarissimo » Francesco Sanuto palmo dedicai la prima opra chiamata Memorabilia de dei » antiqui latina et breve et necessaria a quelli seguitano poesie, la che è trata suc-» cintamente de tutta la genealogia del Bocazo et altri auctori, da poi in varij tempi » molte ; e non è assae anni che feci quella Vitae Ducum Venetorum trata di cro-» niclie et annali hystorie intitolata a questo 111.”0 Principe, opra assae grande, per la » breviatione tripartita De principio, de situ et niagislratibus urbis venetae pur a » esso sublime Principe donata, opra, ut ita dicam, da tutti extimata per la grande » cognitione di questa terra che ivi è ; poi lo Itinerario mio dove il Stato veneto da » terra.tutto è scritto ; quello libro de varij et diversi Epilaphij si moderni come an-» tiqui ; la Ferrarese guera latina et vulgare al Serenissimo Jo. Mocenico Principe » fue mandata ; et demum quello di Auctorità extrato de varij libri de la mia » bibliotheca nel qual più di 400 autori è nominati, opra di non mancho faticha ili » questa et di farne extimatione, et già quatro anni cominciata et ancora non finita » dove di più di mille materie troverai le auctorità de diversi auctori: la qual opera, » Domino concedente, si darà fuo?a per essere cosa óptima a’ gramatici, necessaria » a' dialettici, utile a’ rethorici et oratori, legibile ad aritmetici et musici, inge-» niosa a’ philosophi et geometri, laudabele a’ medici, operabile a’ teologi, fructífera » a’ predicatori, et conclusivamente a tutti quelli che seguita virtù dia esser bra-» mata, letta et a memoria molte auctorità mandate, le quali in ogni tempo li farà » grande houore, et non solum li disciplinati ma li rudi item la doverano pigliare (1); » et satis anchora di qualche altra faticha mia Toa Magnificentia ne sa qualcosa: » videlicet, io sempre esser stato universale et datomi a qualche piacere, li quali » per quella età non era molto da esser biasmati, sed quorsum hace. A hora, Ma-» gnifico Johane Malipetro, venuto il Re Carlo di Pranza in Italia, la qual venuta, » al principio, da nostri non fu creta, demum fu temuta, parse a Tua Magnificentia » exortarmi a non star in ochio, ma scriver dovesse questa gallicha hystoria. Io che (1) A quale sua opera il Sanuto alluda, non è chiaro. Non conosciamo questa sua raccolta di Estratti da varj autori.