PREFAZIONE 119 Ma pai negli ultimi anui della Repubblica si scopersero 1 Diarii, per le indagini dell’ ultimo storiografo Fraucosco Dona, che tutti i volumi a sue spese, fece ricopiare per uso proprio, con ommissioni ed inesattezze bensì, ma con tre serie di indici per ogni volume, cioè indici di nomi, di materie, e di documenti. Al principio dell' anno 1805, essendo imminente la guerra, 1’ Austria pensò di. trasportare i Diarii originali di Marino Sauulo, con aftri preziosi documenti, a Vienna, dove dal Gassler, incaricato della spedizione, furono mandate 44 casse che contenevano anche le rubriche di quei dispacci dell’ Archivio dei Frari, che erano già stati per ordine di Napoleone trasportati a Parigi (1). Questa precauzione austriaca non fu presa troppo per tempo, perchè la guerra prontamente seguì e non meno prontamente terminò coi rovesci. Il 5 dicembre dello stesso anno, col Trattato di Presburgo, Venezia fu ceduta alla Francia perchè formasse parte del reguo d’Italia. Anche in questo Trattato di cessioue fu inserito un articolo, simile al XIII ilei Trattato di Campoformido, in cui stipulava« la restituzione agli Archivj, e conseguentemente ritornarono a Venezia le 44 ca>sse (2) già spedite a Vienna dal Gassler, ma però mancarono in queste i Diarii di Marino Sanuto e le rubriche suaccennate, documenti che per il loro altissimo valore si trovò il mezzo di trattenere a Vienna nella biblioteca di Corte. Ed anche in seguito, quando l’Austria riebbe il possesso delle Provincie venete, pel Trattato del 1815 furono bensì restituiti agli Archivj ed alla Marciana le carte latte trasportare a Parigi da Napoleone, iu beu 2125 filze di Dispacci veneziani, ma il Governo austriaco non volle rimettere alla sua sede in Venezia il famoso autografo Sauutiano (3). Fortunatamente il Dona, che avea latto eseguire la copia dei Diarii del Sanuto per suo uso, morendo iu Padova nell’ anno 1810, ebbe la nobilissima e felice idea di reintegrare possibilmente la grave perdita che aveva fatto Venezia e legò alla Marciana quella copia preziosa. Non mancarono difficoltò nella esecuzione di questa testamentaria disposizione, ma furono superate dal bibliotecario Morelli il quale nel 1817 potè finalmente far entrare nella Marciana il prezioso legato. Era una copia, non sempre esatta come si ebbe poi a riscontrare, e con parecchie ommissioni di documenti; ma in grazie della chiara scrittura e degli indici che vi aveva fatto compilare lo stesso Donà, potè giovare agli studiosi, se non quanto 1’ originale, in modo però da far rilevare la somma importanza dei Diarii, che immediatamente fu da tutti riconosciuta. (1) La ricevuta rilasciata dal Gassler alla Marciana è iu data 16 maggio 1505. (2) Furono anzi 45. (3) NtcoMLEDE Bianchi, Storia documentata della diplomazia europea in Italia, Torino 1865, vol. I, p. ftl-88.