97 IL TI AVE E IL JM0N7ELL0 97 Del formidabile complesso difensivo che Nervesa rappresentava durante la battaglia, non rimangono più tracce: la cittadina è ora risorta dalle ceneri, elegante e linda con i suoi nuovi edifìci: trincee, appostamenti per mitragliatrici, ridotte, tutto è scomparso. Soltanto Villa Berti, allo sbocco meridionale dell’abitato, mostra il suo glorioso rudero — frammento di un’ala del fabbricato — alla cui base esiste ancora una postazione in calcestruzzo per mitragliatrice, che imboccava efficacemente la strada principale della cittadina. Di tale sontuosa villa null’altro rimane, poiché intorno ad essa la lotta ebbe le sue più violenti fluttuazioni. I celebri affreschi del Tiepolo, che ne adornavano i saloni, furono distrutti, meno qualcuno che per provvido ordine del generale Caviglia venne, pur rovinato dalle iconoclaste fiamme dell’invasore, staccato e trasportato a Firenze. Nell’abitato, a Villa Vittoria dei Battistella, ora riedificata, che conteneva una preziosa biblioteca andata distrutta, si legge la seguente iscrizione dettata da Augusto Serena: VITTORIA DAL NOME MATERNO E DALLE FORTUNE DELLA PATRIA DISSERO QUESTA VILLA ANTONIO ED ORESTE DI GIOVANNI BATTISTELLA PONENDO LA PIETRA AUGURALE OVE DIFESE DALL’ITALICO VALORE E DA FEDERATO MANIPOLO D’iNGLESI FULMINATE DALL’INVADENTE BARBARIE RUINARONO LE AVITE LOR CASE NELL’ULTIMA E MAGGIOR GUERRA D’ITALIA CHE FECE MISERANDA E GLORIOSA NEI SECOLI NERVESA La battaglia che infuriò nei giorni 15-22 giugno in questo setto re si svolse principalmente nel piano, lungo il fronte S. Andrea -Sovilla - S. Mauro - Bavaria. Ne ricordano le vicende la lapide po-