80 I DIARII DI MARINO SANUTO » in farmi cazer: che, antiquitus uno dicesse le razon publiche era premiato sopra » tutti li altri ; ma adesso si fa el contrario. Scd de his hactenus. Confesso di » questa ripulsa averne sentito non mediocre dolor ; dii che causò la egritudine » mia. Et si ben di novo di Zonta, questo anno passato, fui balotato, nil mirum » che io cadessi, perchè molti teniva fussi morto, overo talmente infermo che » più ajutarmi potesse, nè usciva di caxa za molti mexi avanti. Tamen la I>i-» vina bontà ha voluto ancora preservarmi, et come ho ditto, compita la Diaria » di V anno possato, che si ben ammalato era non steva di scriver le cotidiane » nove che mi erano, per giornata, da amici, manifestate, si che un altro volume » feci. Et qualche pensier mi venne di lassar la principiata faticha ; ma poi parrai » veder quelli compatrioti che mi amano, dir : « Marin non ti smarrir, seguita » pur il principiato camino, perchè moglie e magistrato dal Cielo è destinato, » va drio a scriver li successi de Italia et dii mondo, perchè tu vedi prepararsi » gran cose contro la Christianità, se quella non si unisse insieme. Il Turcho à » auto Ilhodi, eh’ el padre ne 1’ avo mai potè aquistarlo, ha auto Belgrado in » Hongaria, è Signor tremendo. Per la qual cossa, Domino concedente, ho ter-» minato continuar la prefata faticha ecc. ». Fu soltanto ai 29 di marzo del 1524, che tornò a suonare la voce del Sanuto nei Consigli della Repubblica, quando si trattò di metter freno agli eccessi dei banditi e malfattori che infestavano la terraferma veneziana. « Andai in renga (1) » et contradixi la parte, con atention de tuto el Consegio, che mirum quid niun » spudasse, perchè quella parte voleva modificare la legge a renderla meno dura » a quegli assassini, homicidi, sacrilegi, ladri et homeni di mal affare, che bisogna » perseguitarli per contento dei sudditi ». E poi il 23 di aprile ancora contro il sistema di vender gli offici per denaro (2). E di nuovo il 5 giugno dell’anno seguente, contro chi proponeva di alzare a 40 anni il limite minimo dell’ età per entrare in Senato « cosa contro la inten-» tione dei nostri predecessori, i quali volevano che in Pregadi ghe fusseno zoveni » mezzani et vechi, come per tutto, aziò un sangue fredo, tiepido e caldo si me-» scolasseno et facesse un optimo composito, tutto a beneficio di la Repubblica , » nostra (3) ». (1) Diarii XXXVI, 122 ed a p. 127 il summario del suo discorso. (2) Ibid., p. 250 col sommario. Dice che gli doleva prender la parola contro persone a lui congiunte per parentela e per grandissima amicizia, ma dover posporre ogni considerazione o beneficio particolare, a ciò che riputava bene pubblico. (3) Diarti XXXIX, 27.