60 I DIARII DI MARINO SANUTO e condizione di nomina, anzi, malgrado di essa, doversi escludere chi non potesse degnamente sostenere l’ufficio cui aspirava; essere vergogna il poter dirsi che Venezia vende gli offici al maggiore offerente. Parimenti, quasi in ogni seduta dei Pregadi, egli prendeva la parola per soste- Coil. 253 cart. appartenente al Sanuto col n. 3060 in parte autografo. — Eugenii pp. IV Decretimi quo indicitur Concilium florentinum un. 1438. La versione, anonima latina, che offre questo codice è molto più elegante di quella data dal Mansi. — Defmìtio Concila Tridentini (lat. et graec.) un. 1439. — Epistola Christopkori (Garattone) vescovo di Corone sul concilio fiorentino. — Epistola greca del patriarca di Costantinopoli Me troiane li, 1441. — Continentia sub-slantialis capituiarum unius cujusque libri liibliae per versus. — A. Marcello. Epistola a Sebastiano Bursa cancelliere di Milano. — Risposta fatta da Leonardo Bruni d' Arezzo agli amb. del re d' Aragona in Francia. — Protesta esortatoria di giustizia ai signori di Firenze, di Giannozzo Manetti e risposta di Stefano Porchari. Bulla aurea Caroli IV imperatoris, 1458. Copiata dalla II. ediz. di Norimberga, 1477. De comendatione Ileuganiae sire Pataviae. Cronaca antica favolosa di Padova. Cod. 260 cart., appartenente al Sanuto col n. 2616. — Peutinger Conr.vdus, Romanae vetu-statis fragmenta in Augusta Vindelicomm, ed. 1508. La prima edizione di questo opuscolo, che è uno dei più vecchi libri di antichità che siasi stampato, apparteneva alla libreria di M. Sanuto — Varia diversaque epitaphia variis locis reperto et primo in Hispania per Marinum Sanutum. Vedi più sotto il codice 897 della Biblioteca di Verona. Cfr. qui a pag. 23 e nota. Seguono poi quaranta inscrizioni per Paolo Ramusio ed altre cose di antichità. Cod. 265-266 cart., due volumi appartenenti al Sanuto col n. 1170, in parte autografi. — Questa miscellanea che prende il nome dal primo documento cioè dal famoso poema che Castellano di Bassano compose nel 1331 sulla pace conclusa nel 1177 tra Alessandro 111 e Federico Barbarossa (pubblicato dall’ Hortis nell' Archeografo Triestino nel 1890), cui fanno seguito sei distici sulla stessa pace, la Bolla di Alessandro III di indulgenze per la chiosa di S. Marco, o quella di Bonifazio IX, e la Raccolta fatta dal Sanuto di tutte le iscrizioni che esistevano sotto ai dipinti della sala del Maggior Consiglio rappresentanti quei fatti della guerra e della pace, e che il Sanuto disse dettato dal Petrarca e inserì nelle Vite dei dogi, ma provengono dal poema di Castellano da Bassano. — Una nota dello stesso Sanuto sopra Federico Barbarossa e Alessandro 111. — L’orazione di Nicolò Sagundino intorno a Maometto li, e l’epistola De familia Otho-nutnorum che nel 1563 il Sanuto mandò per la stampa ad Aldo Manuzio. — Contiene inoltre 15 Bolle e brevi pontifici fra i quali di Pio li al cardinale Bcssarione ; — 12 orazioni, fra le quali le pronunciato nel concilio di Mantova per la guerra contro il Turco; — sei Carmina compresa la Salutazione angelica di papa Pio II ; — 2 epigrammi ; — 31 epistole del papa Pio li, di Lauro Querini allo stesso Pontefice, del card. Bcssarione, del cardinale Giovanni Goffrido, di Leonardo Giustinian, di Pietro Paolo Vergerio, di Francesco Filelfo e di altri ; — 40 cose varie fra cui notevoli : Debellatio et eocpugnatio Constantinopoleos del Mena vescovo di Mitilene ; — Instrumentum in causa defetisionis catholicae /idei aduni inter principes christianos in Con-vetitu Mantuano ; — Invectiva Pii IIpp. in Sigisniundum Malatestani ; — Piipp. II., verba quae Imbuitili occursu capitis beati Andree Apostoli ; — Laurws Querinus de rnagistratu gerendo ; — Vitae Francisci Fuscari ducis venetiarum; — De fundatione urbis venetiarum, copia extracta eoe authentico Pataviensi antequam palatium comburetur ecc. Cod. 267, cart., autografo. — Contiene epigrammi di vari autori. Lettere di Marino Sanuto a Francesco Sanuto, Filippo Tron, Pietro Davide Corner, Angelo del Monte, Nicolò da Lignaminc; e lettere dirette a Marino Sanuto da Giorgio Merula, Giovanni Testa, Bartolomeo Trevisan, Pietro Gianesio, Marziale Bresciano, Lodovico Codiutor, Francesco Riccio, Giovanni Francesco Rota, e altri. — Contiene a c. 49 un altro esemplare della Lettera di Petrarca scoperta a Pavia ; —