354 Gondolieri. se a pettenar sul balcon e farse cascar de sta sorte de cavei. Questa libertà a loro accordata, il lucro che cavano col loro mestiere, essendo anco quelli che recano le ambasciate di secondo grado e buscano frequenti mancie, e le grazie che non di rado ottengono per carcerati, aspiranti ad impieghi, ec., sono i motivi principali di quell’ardito carattere, di quella franca eloquenza, e di quello spirito, che triviale bensì, però non manca di avvedutezza e fino discernimento. Non vi ha cosa più piacevole che il sentirli far dispute insieme e I’ udirli ciarlare sopra argomenti di arti, scienze e religione. La loro ignoranza mista al loro spirito, fa che si odono cose strane e ridicole, ma nello stesso tempo graziose. Il gondoliere di prora ha privilegio di porgere per sostegno il braccio destro o sinistro al personaggio che monta in gondola o vi discende, foss’ egli imperatore o sommo pontefice. A Venezia si ha gran cura di rispettare un tal uso; ed io vidi col fatto un nobilissimo patrizio nell’atto che il re ... smontava di gondola, ritirare il braccio e lasciar tale ufficio al gondoliere. Una giusta fiducia nella perizia di questo nel punto forse pericoloso dello smontare od entrare in barca fu l’origine di tale costumanza. I gondolieri hanno un salario mensile dalla famiglia cui servono; e bene spesso anco il mangiare. Il gondoliere è in obbligo di servire al suo padrone tutto il giorno, meno alcune ore di conveniente riposo. Passata la mezza notte, se si ha d’uopo dei gondolieri, allora questi percepiscono due franchi oltre alla solita giornata, e ciò anco per soli brevi momenti o per asportare dal teatro a casa il proprio padrone. Quando i gondolieri servono il padrone fuori di città, egli paga loro anco il nolo, cioè la stessa paga che si darebbe per tale oggetto a’barcaiuoli eventuali.