Piazzaiuoli. HO provo piti sicuro dello infallibilità e pronto efficacia del mio balsamo. E qui denudato il braccio sinistro, impupilo collo mono destro mi coltello c si fa in quel braccio mi» vasta ferita. Con indifferenza poscia prende il suo rimedio, se lo applica, e mostrando non sentire il menomo dolore, gridò come in trionfo: faccia colui altrettanto, se capace stile sente. Ma il rivale ciarlatano non trovandosi forte a tanto prova, perdette tutto il suo credito. Questi ciarlatani montano un palco addobbato di avvisi, di grondi cartelli e di diplomi in pergamena. Il ciarlatano vestilo dignitosamente, con le moni piene di anello, coi ca|»o coarto di |>olvere di cipro e pettinato in caricatura, staisene sul bel principio seduto in un angolo del suo banco, guardando qua c là con grave indifferenza. Intanto il suo coni|iogno mascherato da arlecchino o ila pagliaccio suono uno trombo. Accolto vario popolo, si pone costui o discorrere, e racconto alla udienza i secreti medici del suo padrone. E fingendo eh’ egli non siavi presente, li pone in ridicolo con asserire che sono tutti senza efficacia; che ehi li compero getta via i quattrini, e peggio sta chi gli usa, perchè più presto se ne va all’ altro inondo. Il ciarlatano a queste ultime parole come si scuote; si alzo impetuoso e dando un calcio improvviso al fìnto suo servo, lo interroga, per quali prove e ragioni ardisca discreditare i suoi famosi specifici ?.. il servo fa intanto strani visacci e gesti ridicoli. Qui il padrone comincia a narrare i suoi viaggi, le fatte infinite guarigioni ili Francia, Inghilterra, Spagna, Russia, ec. Tira fuori ed apre i diplomi e le attestazioni delle università e delle mediche accademie. Mostra le auree ed argentee medaglie avute da principi e sovrani, ed enumera i prendi e regali datigli dalle persone per opera sua guarite. Descrive gli onori magnifici che nelle più colte città gli si tributarono. Poscia con grand’ enfasi comincia a vantare le virtù parziali e numerose dei suoi invidiati secreti. Segue