182 Sposa persiana. mento, che soddisfecero pienamente al pubblico desiderio. Contengono pur esse non poche bellezze. Io porterò qui il line dell’litio secondo dell’ Ircuna ili Ispaan, come quello che dimostra, fra i non pochi esempi che si potrebbono addurre, come il veneto poeta non è inferiore agli autori più sublimi nello esprimere il grandioso e 1’ energico. Ircana Vile che sei ! quel ferro a che li cingi al fianco ?... Va, l'inimico affronta, va risoluto e franco, li se valor li manca per assalir quell’ empio, Coraggio in te risvegli di femmina 1’ esempio. Dammi una spada. Io stessa di cento spade a fronte T insegnerò la via di vendicar nostre onte. E se il valor non basta, e se morir bisogna La morte è minor male che il torlo e la vergogna. Tamas I o meco vieni ad assalire Osmano, 0 attenderlo vilmente meco tu speri invano. Sì, là esporrommi al campo, sola, di Osmano al piede Cadrò vittima ardita del mio amor, di mia fede. 0 disarmar 1’ audace saprò donna orgogliosa, 0 morirò fra 1’ armi, ma morirò tua sposa. Tamas Non cimentarti Ircana, non incontrar mine... Sei coraggiosa e forte... ma sei femmina alfine. Ircana Femmina sono, è vero, mancar mi può il valore; Ma tal son io che in petto più dì te forte ho il core. Se non vedermi esposta vuoi sola al furor cieco, Vieni coll’ armi ili mano, vieni a pugnar tu meco. Fa che gli amici armali, a trepidar non usi, Restar fra queste soglie non veggansi racchiusi. Esci dì loro a fronte, io sarò teco a lato; Tremi di noi quell’empio barbaramente armato. Spada a spada si opponga, destra si opponga a destra.