Maschere. 223 tali maschere fra loro si propongono quesiti, e fanno ad imitazione scenica contrasti piacevolissimi. Il popolo applaude a chi riesce meglio e gli corre dietro. Vidi una volta alcuni mascherati da ciarlatani. Erano già persone esperte nella chirurgia. Posero un tavolino pazzamente addobbato in mezzo alla piazza, e là sopra, cianciavano all’ affollata gente, dispensavano rimedi, e cavavano denti con facilità. Quando tutto ad un tratto ruppesi il tavolino, ed i ciarlatani andarono a soqquadro. Buona sorte che non si fecero alcun male ! ma l’inatteso evento fece ridere chi ancora non aveane voglia. Il cacciatore è una maschera piacevole. Dessa è seguita da torma grande di biricchini. 11 finto cacciatore giunto ili un luogo vasto imita con fischietti il canto degli uccelli, ed i ragazzacci rispondono con acute voci, pure imitando detti pennuti e facendosi bassi bassi. Alla fine il cacciatore dopo alcune mosse ridicole di cautela, tira una fucilata. Allora i biricchini si gettano a terra colle gambe per aria facendo moti strani e convulsivi. Chi finge il pescatore, tiene una lunga canna con un filo, alla cui estremità in vece di amo sta attaccata una piccola pallottola. Egli alza ed abbassa la sua canna sopra una truppa di biricchini che lo precede. Quegli di costoro che prende In pallottola colla bocca, al che non riesce che a forza di salti e discacciando i suoi compagni gareggianti e dando spesso pugni «questuila dal finto pescatore un regaluccio. Vi sono dei mascherati da cantori e suonatori. Ed è perciò che nei caffè si udirono talvolta di quelle voci solo destinate in altro momento a beare colla società, o ad incantare un pubblico teatrale. Compagnie di ballo, che al suono chi del cembalo o di buoni stromenli eseguiscono carole e danze leggiadre : le vedi comunissime di carnovale nella piazza di san Marco. Le mascherate di società sono pur multe. Iluvvi quel-