CAPITOLO XIX. olí ij» fjYg > La Sposa Persiana. Ma ben presto venne soddisfatto il mio desiderio. Si annunziò La Sposa Persiana. Il teatro riboccava di gente, ed i palchetti furono venduti a carissimo prezzo. Dovetti trovarmi in teatro di buon’ora, perchè altrimenti non vi avrei potuto sedere. Mi collocai accidentalmente in mezzo a due polite persone, colle quali discorsi alquanto. Ben presto però mi accorsi che non erano quei due signori troppo fra loro concordi. L’ uno dichiarassi amantissimo delle maschere, ed asseriva eli’ egli non provava divertimento in teatro se quelle non agivano. L’ altro chiamava le maschere un divertimento troppo monotono; e aggiungea che le loro continue buffonate arrivavano ad annoiarlo; che si consolava allorché udiva ad annunz:are commedie di carattere o tragedie e simili rappresentazioni passionate, e che moltissimo con esse si divertiva. Chiesto del mio parere, risposi loro con un poco di artifizio, che ogni cosa può esser buona quando sia opportunamente collocata. Dissi, che le maschere, se capaci, a ine pure piacevano, ma che le amava situate in argomenti bassi e ad esse relativi. Però, aggiungeva, che del pari mi aggradivano commedie e rappresentazioni di altro genere.