CAPITOLO XXXVIII. Cittadini e popolari. Esaminate le due classi di patrizii possidenti e non possidenti, diremo ora qualche cosa anco sulle altre caste. I cittadini originarli ricevono una bastante educazione sì per i loro mezzi particolari, siccome anco per interesse degl’impieghi a cui aspirar possono. È in questa classe dove trovansi gli uomini più colti ed i letterati. Ma il carattere dei cittadini originari! partecipa non poco del carattere dei bernabotti. Vogliono questi cittadini considerarsi più di quello che sono, e gl’impieghi pubblici a loro devoluti accordando una qualche autorità, non che la relazione immediata che hanno coi patrizii, li pongono in circostanze da esercitare un qualche potere sopra i popolari. Nulla è più ridicolo del favellare sussiegato, del tuono d’importanza di non pochi di questi cittadini, che sono frequentemente in ristrette circostanze, allorché accordano come atto di grazia distinta una qualche protezione a chi loro ricorre. Vivono perciò i cittadini originarii in lusso grande, quando però il possono: vestili magnìfici, pranzi sontuosi, feste, mascherate, balli, ec.; ma i loro gran debiti imbrogliano di continuo il foro. Come i patrizii, sono ligi seguaci dell’attuale galanteria. Le mogli di questa classe hanno quasi tutte il serven-