Ri USCITI'. DEL DOGE. terveniva il Doge, cosi andai sopra ad una vicina fondamenta per mirar a giungere «¡nel principe. Sia nel passar della barca del Doge vidi il popolo raccolto sulle sponde delle fondamenta c sui vicini ponti come ad animarsi d’insolito fuoco. Si alzarono delle grida terribili di uomini, donne e fanciulli, lutti di bassa classe, in cui distinsi soltanto la parola cala cala. ¡Non pochi si toglievano dal loro posto e furiosi tentavano seguire la corsa della barca, ripetendo con gran forza la suddetta parola. Il Doge e la Signoria smontò , e mentre io credeva veder que’patrizii alquanto sbigottiti per questa specie di tumulto, invece gli mirai sorridenti in volto ed in contegno del tutto indifferente. Ma così non era- in me. Toltomi dalla calca del popolo, mi recai con prestezza a caso, ove dissi all’ amico Segur ciò che aveva udito e veduto. Segui- mi rispose : questo è niente. Nei tempi di scarsità nel raccolto dei grani, il popolo aveva l’uso di raccogliersi e chiedere alla Signoria una qualche diminuzione sul prezzo del grani. Onesta costumanza in seguito divenne periodica ogni anno e propria di questo giorno ; e ciò perchè già circa mezzo mese si è fissato il prezzo del grano in proporzione inversa della sua abbondanza. Ordinariamente questo nuovo prezzo è quasi sempre maggiore di piccola cosa del prezzo primiero. Ora nel dì di san Rocco, la gente bassa si unisce a quel modo e grida alla Signoria, mentre si dirige alla chiesa di quel santo: cala! cala! Cioè cala il prezzo del grano. E voi vedrete domani pubblicata tosto una grida , con cui si appaga o in tutto od in parte il volo della povera gente. Ma l’avveduto veneto governo, sapendo che ogni anno e in questo giorno succede tale domanda un poco tumultuosa, sa ordinare a tempo che quel prezzo sia alterato